Quella di ieri sarà ricordata come l’ultima gara in Nazionale per molti ragazzi. Salutano sicuramente Buffon, Barzagli e De Rossi, tre campioni del mondo che non avrebbero mai voluto lasciare in questo modo. In particolare, De Rossi non ha potuto nemmeno lottare direttamente, in panchina per 90’. E seduto è rimasto pure Lorenzo Insigne, acclamato dal popolo prima, durante e dopo la disastrosa serata di Milano, una delle peggiori pagine della storia azzurra. Fuori dal Mondiale: non accadeva da 60 anni, quando il torneo più prestigioso del mondo si giocò proprio in Svezia e noi andammo a schiantarci in Irlanda del Nord. A un certo punto nel corridoio della mixed zone compare proprio Insigne. I giornalisti provano a fermarlo, il ragazzo va veloce verso il parcheggio. Delusione fortissima e forse un certo sconcerto anche da parte dei compagni. Girano nel frattempo immagini che riprendono De Rossi che chiamato in causa da un membro dello staff di Ventura sembra dire: «Non dobbiamo pareggiare dobbiamo vincere…», il tutto mentre indica Insigne.
LASCIANO IN 4 – «Momento nero per il nostro calcio – dice De Rossi -. Per noi che abbiamo fatto parte di questo biennio c’è poco da dire. Bisogna ripartire dallo spirito che i miei compagni hanno messo in campo. Non meritavamo di uscire per quello che abbiamo fatto in questi 180 minuti. C’era un’atmosfera funebre che non si addice a una partita di calcio. Doloroso pensare che è l’ultima volta che mi sono tolto questa maglia». E sulle immagini televisive: «Abbiamo l’abitudine di fare riscaldamento tre per volta, io dicevo: dobbiamo vincere e fare gol, mandiamo gli attaccanti a scaldarsi. Avevo Insigne vicino e forse ho indicato lui. Era un discorso tattico, non è che non volessi entrare, mi scuso non ce l’avevo con nessuno, forse non spettava a me dirlo ma in quel momento era quello che sentivo». Ecco Bernardeschi: «Non andare al Mondiale è veramente qualcosa di tragico. È’ stato commovente vedere piangere gente come Buffon, Barzagli, Chiellini e De Rossi». Così Barzagli: «Un vero peccato finire così. Lasciare questo gruppo costa molto. Le lacrime dell’Europeo erano di sfogo, queste sono di rabbia. Lasciamo in quattro: io, De Rossi, Buffon e Chiellini». E il Chiello conferma: «Non so se continuerò».