(PREMIUM) Vittoria dal doppio valore… “Abbiamo concesso poco alla Lazio, tranne per il rigore. Ma fino a quel momento c’è stato un dominio della Roma con una grande condizione.”
Squadra che sta bene con le gambe… “Per giocare così devi averla. Nel primo tempo abbiamo concesso poco a loro nelle ripartenze, meno incisivi davanti. Nel secondo tempo abbiamo messo la Lazio nella loro metà campo e meritato il risultato.”
Cosa ti ha convinto di più e cosa di meno? “Quando abbiamo alzato le pressioni, se vuoi essere aggressivo devi rischiare. Questo mi è piaciuto. Abbiamo lavorato bene con la linea difensiva. Siamo stati poco cinici nell’ultimo passaggio e la palla finale. Nel primo tempo abbiamo cercato poco la verticalità.”
Più bello vincerlo da giocatore o da allenatore? “Giocare la partita è differente. Oggi per me è motivo di grande orgoglio, mi tengo quella da allenatore.”
Dedicato a Totti questo derby? “Ho parlato con lui prima della partita. Ho parlato con lui, gliel’ho detto. Aveva una serenità addosso impressionante. Francesco affronta alla grande queste situazioni, lo fa spesso con delle battute. Gliel’ho detto che avremmo festeggiato a fine partita.”
Occupavate molto l’area di rigore avversaria… “Quando arrivi manovrando riesci a portare giocatori nell’area.”
(SKY) Interpretazione perfetta… “L’avevo detto anche nel pregara, loro hanno qualità nelle ripartenze. Non volevo cambiare la nostra mentalità di essere sempre aggressivi in avanti, ma questo ci ha permesso di controllare”.
Nainggolan? “E’ un Ninja, riesce ad assorbire una lesione vera con la testa. Ha una volontà incredibile e una grande qualità”.
Gli attaccanti hanno indirizzano l’avversario… “L’abbiamo fatto simile a Firenze, è una cosa che avevamo preparato. Ci sta, siamo sempre lì alti per mettere grande pressione. Questa scelta poteva toglierci qualcosa con la loro capacità di andare in verticale ma invece ci ha dato tanto”.
La squadra è convinta? “A Roma la cosa più difficile è entrare nella testa dei calciatori, sono convinti di quello che fanno. Ora mi sta piacendo di più anche la fase offensiva, vedo movimenti e mi fa piacere. In questo ambiente bisogna dare continuità e non fermarsi”.
Siete a meno 2 dal Napoli.. “E’ il mio primo da allenatore, si soffre di più e le emozioni sono differenti. Speriamo di rimanerci tanto in alto, nessuno ci dava per favoriti. Io credo nel lavoro che cerco di proporre, l’importante è stare nella testa dei calciatori, si rendono conto anche loro che stare dall’altra parte porta vantaggi”.