Patrik Schick si è allenato anche ieri con il gruppo e viaggia spedito verso la convocazione per la trasferta di domani (ore 15) contro il Genoa. L’attaccante ceco manca dai campi dal 16 settembre, quando giocò gli ultimi 16 minuti di Roma-Hellas Verona. Nella sua prima e unica presenza stagionale in giallorosso, però, Schick si è infortunato. Sembrava una cosa di poco conto e invece i tempi di recupero, superiori ai due mesi, sono praticamente stati quelli di uno strappo. Alla vigilia del derby, Di Francesco ha fatto il punto sulla situazione: «Schick non lamenta più dolore nel calciare, è in crescita da quel punto di vista. Andando sullo specifico, ha una fibrosi e deve essere al top, altrimenti rischia di farsi male da altre parti. Non tutti riescono a recuperare nello stesso modo, è una situazione fisica ed emotiva. Ho chiesto ai medici di restituirmelo quando è perfettamente recuperato». In parole povere: Schick ha dovuto lottare con una cicatrice nel muscolo.
È probabile che Schick sia portato solo in panchina, ma, in ogni caso, sarà un bel momento per il morale del giocatore. Contro la Spal, venerdì 1 dicembre, nell’anticipo per preparare al meglio la decisiva partita di Champions League contro il Qarabag, potrebbe scendere finalmente in campo. La speranza è recuperarlo al massimo in tempi brevi per dare un po’ di fiato a Edin Dzeko e aumentare le scelte in attacco. Defrel, fin qui, è stato molto deludente. Cengiz sta vivendo i logici problemi dell’ambientamento e non gioca dal 25 ottobre (63 minuti in Roma-Crotone). Gerson è un giocatore recuperato, ma resta più un centrocampista che un esterno di attacco. Schick potrebbe diventare per Di Francesco quello che fu Montella per Capello nella stagione del terzo scudetto (2000-2001). Anche Florenzi si è allenato con il gruppo e sarà a disposizione. Di Francesco potrebbe schierarlo al posto di Bruno Peres o avanzarlo nel tridente offensivo per far riposare Perotti. Sicuro il rientro di De Rossi, al posto di Gonalons, a centrocampo.