Anche le gru hanno una scaletta ormai. Ci sono i percorsi politici, affidati alle alte sfere governative, e i sentieri operativi, su cui la Roma si sta muovendo parallelamente per accelerare l’iter di costruzione del diamante di Tor Di Valle. E allora occhio, perché i tempi sono serrati ma l’ambizione della cosiddetta parte proponente è inaugurare lo stadio all’inizio della stagione 2020/21.
TIMING – Come fare? Ecco la scaletta, almeno nelle intenzioni credibili degli esperti di progettualità. Dopo che la conferenza dei servizi avrà redatto il verbale finale che autorizza l’apertura del cantiere, passerà ancora qualche settimana per l’organizzazione logistica e anche per il raggruppamento delle risorse finanziarie. Ci vorrà qualche milione da aggiungere ai 63,120 già contabilizzati per i due progetti. Andranno firmati dei contratti di mutuo con le banche per garantire una rapida copertura dei primi costi di costruzione, mentre i bulldozer cominceranno a ripulire l’area dismessa dell’ippodromo, su cui sorgerà il complesso. La posa della prima pietra potrebbe avvenire nell’aprile del 2018, naturalmente alla presenza del presidente Pallotta che viene descritto raggiante dall’altra parte dell’oceano.
OCCUPAZIONE – L’investimento totale ammonta a 1,3 miliardi di euro, interamente finanziati dai privati, di cui 250 milioni di opere pubbliche (naturalmente non il ponte di Traiano, che per decisione del governo verrà finanziato da Palazzo Chigi). Pallotta, che sarà il padrone dello stadio della Roma a cui lo affitterà con un contratto vincolato per trent’anni, ha già trovato alcuni partner prestigiosi, come la Goldman Sachs che ha versato 30 milioni per sostenere i costi preliminari del progetto. Ma altri ne entreranno in varie forme quando sarà ufficiale il nullaosta al cantiere. Secondo le stime della Roma, per i due anni e mezzo necessari a completare l’opera saranno impiegate circa 4.000 persone.
LA VISIONE – Oltre alle strutture dello stadio, con parcheggi annessi, e a una vivace area commerciale, a Tor di Valle sorgeranno 10.000 nuovi alberi, percorsi ludici e sportivi, piste ciclabili e recupero delle scuderie ippiche dismesse. La Roma avrà qui anche la Nuova Trigoria, trascorrendo dunque nell’area anche la settimana di allenamento, il museo del club con la Hall of Fame e un superstore. Come si dice in questi casi, è un posto da vivere anche quando non si gioca a calcio