L’ interesse del Liverpool c’è: c’era prima che si rompesse il ginocchio a maggio, dopo la splendida stagione con Spalletti. E c’è adesso, che il ritorno in campo è davvero vicino: era a Genova con la squadra, con ogni probabilità sarà convocato anche oggi e domani, a sei mesi e tre giorni dall’infortunio, sogna di tornare in campo almeno per uno spezzone. Lo aspetta da tempo, Emerson Palmieri, come aspetta anche il rinnovo di contratto per non essere più uno di quelli che guadagna meno della rosa. Per adesso però la priorità è tornare in campo, se poi solo fino a gennaio (dall’Inghilterra dicono che i Reds potrebbero offrire fino a 20 milioni) o a giugno lo dirà solo il tempo: «Io ho un contratto con la Roma. Le attenzioni mi fanno piacere – ammette a Sky – perché significa che ho fatto bene, ma voglio rimanere e sono molto contento».
COLLOQUI – I suoi agenti a Trigoria sono di casa, lo seguono in trasferta quasi ogni volta che parte, con Monchi hanno un contatto diretto, e i colloqui proseguono. Nel frattempo, proseguono anche quelli di Emerson con Di Francesco. Sarà il suo terzo allenatore in giallorosso: Garcia non lo vedeva, Spalletti gli ha cambiato la carriera, adesso aspetta la consacrazione: «Sentirmi importante in una squadra come la Roma è molto bello. Mi sento un nuovo acquisto e voglio aiutare la squadra più che posso. Mi piace il modo in cui giochiamo: mi piace che marchiamo sempre alti e stiamo corti, è una filosofia molto offensiva. Quando rubiamo palla dobbiamo andare in verticale, puntiamo a fare gol e a vincere le partite».
IL RIPOSO – Lui, dal canto suo, punta ad esordire in questa stagione, anche per dare modo a Kolarov di rifiatare. Il serbo ha giocato 17 partite, ma nelle ultime apparizioni è sembrato più stanco. Il «nuovo acquisto» Emerson è pronto a dargli il cambio: «Le parole di Monchi, che mi ha definito come un nuovo giocatore del mercato, mi fanno piacere. La voglia di giocare c’è, ma è Di Francesco che decide quando e se sarò pronto. La scelta è sua. Non posso dire che sono al 100% perché sono fermo da sei mesi, ma sto lavorando ogni giorno per recuperare il prima possibile». Contro la Spal potrebbe essere l’occasione giusta, col Qarabag no perché non è il lista Champions, altrimenti appuntamento alla prossima settimana contro il Chievo.
CUORE AZZURRO – L’appuntamento con l’Italia, invece, è rimandato a marzo. Emerson sperava nel Mondiale, sperava pure di andarci, adesso deve invece ricominciare da capo anche il percorso azzurro: «L’eliminazione dal Mondiale mi ha rattristato, mi è dispiaciuto non aver avuto questa opportunità con l’Italia. E mi è dispiaciuto molto per i miei compagni che erano lì, adesso dobbiamo ripartire e puntare ad altre competizioni». Ripartire, appunto, la parola chiave del suo 2017.