Oggi e domani si riunisce la Conferenza dei Servizi decisoria sullo stadio della Roma. Siamo al rush finale. L’ultimo semaforo verde è arrivato venerdì, dagli uffici della Regione, con l‘approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale. Atto formalmente determinante per l’apertura dei cantieri, prevista entro aprile. Ma per cominciare la cantierizzazione bisognerà prima scavare e bonificare l’area, in stato di abbandono da tanti anni. Tutto fa supporre che domani pomeriggio arriverà il via libera definitivo. Molte prescrizioni sono decadute, altre verranno limate negli ultimi due giorni (i tecnici hanno fatto un grande lavoro in questa direzione) altre saranno tenute in considerazione al momento dell’attuazione dell’opera. Riguardano in particolare il trasporto e la viabilità.
TRASPORTO SU FERRO – Per garantire l’accesso allo stadio è considerato imprescindibile il trasporto su ferro. La ferrovia Roma-Lido verrà potenziata, con un contributo dei proponenti di 40 milioni di euro. Con l’approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale si fa riferimento anche alle necessità di potenziamento della Stazione di Tor di Valle, con la «disponibilità di un parco costituito da almeno 18 treni». Investimenti questi che non sono a carico del proponente e che dovrebbero essere garantiti dal già previsto potenziamento della ferrovia ad opera della Regione, alla quale però si dovrà fare riferimento nella delibera finale della Conferenza dei Servizi. L’accesso al nuovo stadio attraverso il trasporto su ferro è agevolato dal ponte ciclopedonale Magliana, che consente il collegamento a piedi dalla Stazione della Magliana all’intero complesso di Tor di Valle.
TRASPORTO SU GOMMA – Altro elemento fondamentale per la viabilità è il progetto della Via del Mare/ Ostiense, che viene totalmente unificata e ristrutturata dal Raccordo allo stadio, mentre sarà riassestata con unificazione dallo Stadio a Marconi. Un’intesa importante è stata trovata anche per la messa in sicurezza del fosso di Vallerano, che spesso in passato era esondato allagando i quartieri di Decima e del Torrino. Viene risolta l’attuale problematica e il progetto non si limita allo stretto ambito di intervento dell’area interessata allo stadio, ma è stata estesa ai quartieri limitrofi del Torrino e di Decima. Il progetto dell’Idrovora garantisce lo smaltimento delle acque direttamente con un sistema di di pompaggio nel Tevere, tale da consentire la massima sicurezza. Il progetto prevede inoltre l’incremento delle superfici dedicate al verde pubblico. E’ prevista nelle aree a verde, che si estendono per 83 ettari, con piste ciclabili e collegamenti pedonali, l’integrazione con 14.000 alberi.