Manca solo un giorno all’ultima gara dei gironi di Champions League, la Roma affronterà il Qarabag allo Stadio Olimpico alle ore 20.45. Come di consueto, il mister Di Francesco si presenterà in conferenza stampa in compagnia di un calciatore, in questo caso Daniele De Rossi. L’allenatore ed il calciatore giallorosso inizieranno a parlare alle ore 13.30.
Tuttoasroma.it seguirà l’evento in diretta proponendo la diretta testuale e trasmettendo la conferenza in diretta Facebook su questo profilo.
DI FRANCESCO Aggiornamenti su Perotti e Nainggolan? “Saranno entrambi convocati, siamo molto felici. Stiamo valutando Kolarov, era uscito un po’ affaticato. Credo che anche lui quasi sicuramente ci sarà”Pensate ad evitare un’inglese agli ottavi?
“Noi pensiamo solo a noi. Il nostro destino passa dalla nostra forza, poi quel che sarà sarà.”
Che partita sarà? “La gara va aggredita, voglio partire in modo determinato e rischi saranno inferiori. Loro hanno fatto molto bene in trasferta, hanno fatto capire di non essere la squadra della prima partita contro il Chelsea. Sappiamo che se giochiamo con la nostra forza possiamo vincere”
Come è cambiata la Roma rispetto all’andata? “E’ vero, ma bisogna dare peso alla vittoria di Baku, non è mai facile vincere in Europa. La squadra sta assimilando piano piano la mentalità che gli chiedo.”
Oltre le aspettative passare un girone del genere? “Aspettiamo domani per rispondere, non per scaramanzia ma per avere la certezza. Pessimismo a Roma? No (ride, ndr). Questo risultato darebbe forza al lavoro che stiamo facendo, ma all’interno della squadra e io sono sempre stato ottimista, oggi e nel futuro.”
Esordisce sui social dicendo che canterà sotto la curva..lo farà? “Lo farò con piacere, ma io lo faccio sempre. Entro nei social per evitare i profili falsi. Li utilizzerò con parsimonia, lo faccio per mandare un messaggio alla gente.”
Peres squalificato per domani, è stato un rischio Florenzi con la Spal? “Senza rischi non fai l’allenatore. Florenzi era in crescita e non volevo fermarlo, abbiamo lavorato su concetti importanti e volevo che li facesse in campo. Era un rischio ma l’ho voluto fortemente.”
Quale scoglio ha superato con più orgoglio? “Ribadisco che lo scoglio più grande è dentro lo spogliatoio. Daniele ha parlato del gruppo, il voltare le spalle ai compagni non significa giustificarli, significa fargli capire il perché ed eventualmente bastonarli. Nelle grandi famiglie bisogna accettare quello che si fa, cercando di superare le difficoltà. La difficoltà era entrare nella loro testa, le parole di Daniele sono quelle che mi confortano di più. Bisogna avere la capacità di trattare le difficoltà, mi auguro di essere a buon punto”.
Con chi vorrrebbe contendersi il titolo in campionato? “Mi interessa in modo relativo. È prima l’Inter? L’Inter”.
DE ROSSI Vuoi aggiungere una riflessione sull’accaduto? “Io ho parlato per primo, ho chiesto scusa, potessi tornare indietro lo farei volentieri. Ora mi concentro sulle prossime partite, già la prossima è molto importante. Pensare a Genova non aiuterebbe.”Ti ha fatto piacere per lo striscione dei tifosi?
“Molto, i tifosi mi sono sempre accanto nei momenti di difficoltà. ero a casa, mi ha fatto molto piacere. Futuro? Nessuna promessa, meglio evitare nel calcio.”
Come si prepara una partita come questa? “Ho esperienza, ma ogni partita è a sé. Bisogna essere concentrati. Non bisogna avere fretta.”
Il tuo rapporto con la Champions? “Mi piace, ho avuto soddisfazioni ma anche brutte figure. Ci sono squadre più attrezzate, perciò nessun volo. Domani è complicata, ma non ricordo di aver mai passato un girone così tosto, sarebbe una grande soddisfazione. Prima passiamo, poi la ricorderemo come una tra le più belle serate in Champions.”
Cambiato idea riguardo la difficoltà nel sostituire Spalletti? “Avevo ragione, anche se in quei giorni è passato come uno che ha fatto danni a Roma. Ha fatto problemi anche con Francesco, ma ci tenevo a sottolineare la sua bravura. Ho detto che sarebbe stato difficile, non impossibile. I primi 6 mesi di mister Di Francesco sono forse i primi 6 mesi migliori che abbiamo mai fatto.”
Domani probabilmente l’ok per la costruzione del nuovo stadio, ci giocherà De Rossi nel 2021? “Oggi non è la priorità. Avrei 38 anni, mi sembra difficile, anche se mentalmente e fisicamente sono confortanti. L’importante è giocare gli ottavi, non nel nuovo stadio.”
Vivete un calcio diverso rispetto agli altri? Perotti dice che sei il capitano della città… “Senza presunzione, è risaputo che il calcio che noi viviamo è diverso da quello che vivono i tifosi. Ci giocatori che passano per eroi e hanno paura o viceversa. Noi sappiamo veramente cosa succede, e il fatto che tutti quelli che mi conoscono mi considerino una persona seria non mi permette di giocarmi il jolly. Sto pagando i miei errori, ma io ho la sensazione che i miei compagni come Diego mi ritengano una persona seria su cui fare affidamento e che non volterebbe loro le spalle.”
Ti sei posto l’obiettivo di smettere solo dopo aver vinto qualcosa? “Sarebbe poco realistico. Ho sempre detto di voler smettere prima di non farcela più. Dal mio punto di vista, per come sto ora, non sarei condizionato da questo lavoro da farlo fino a che sto male. Ora sto bene, ma dire non smetto finché non vinco sarebbe da folli. Ma se non vedessi la possibilità di vincere lo Scudetto forse me ne sarei già andato, invece non lo vedo impossibile.”