Si respira ottimismo, non potrebbe essere altrimenti. Oggi non calerà il sipario sul calvario burocratico sopportato dal progetto Tor di Valle per tutti questi anni – perché qualche altra stazione, a cominciare dalla stesura della convenzione urbanistica, bisognerà passarla -, ma con il probabile happy end della Conferenza di servizi decisoria lo stadio della Roma sarà molto più vicino.
CI SARA’ O NO? – Sempre che la querelle sul ponte di Traiano si chiuda senza danni né per i proponenti né per il Campidoglio. Spieghiamo: l’annosa vicenda del ponte che dovrebbe collegare l’area stadio alla Roma-Fiumicino, inserito nel progetto approvato dalla giunta Marino, tolto in quello vidimato dalla Raggi, era stato risolto con un intervento del governo, pronto a inserire nella Finanziaria i soldi per realizzarlo. In Campidoglio, però, hanno storto il naso, gelosi dell’intesa che avevano trovato con Pallotta e Parnasi, per cui il Ponte dei Congressi – opera a poca distanza finanziata dal Cipe (ma, intanto, bocciata dal Consiglio dei lavori pubblici) -, bastava a gestire i flussi di traffico stimati nel nuovo progetto. Un atteggiamento che stanno manifestando anche in queste battute finali, perciò impossibile stabilire cosa ne sarà del ponte di Traiano stasera, se sarà riammesso o definitivamente espulso. Comunque vada, il progetto avrà l’ok della Conferenza regionale. Con prescrizioni, ma sarà un sì.