È qui la festa. Diego Perotti, protagonista di una trasformazione voluta da Di Francesco, che lo ha portato più vicino alla porta. Quello di ieri sera è stato il suo quinto gol stagionale, quello che ha permesso alla Roma di arrivare agli ottavi e di arrivarci da prima della classe. E’ stata una grande soddisfazione per l’argentino, che nei giorni scorsi è stato in dubbio per questa partita a causa di un affaticamento muscolare. Ieri nella ripresa si è scatenato, il gol non è arrivato per caso. Negli ultimi dieci minuti ha chiesto la sostituzione per non rischiare, si è consultato con i medici quando è tornato in panchina. E’ il miglior Perotti da quando è arrivato a Roma, ha riconquistato la Nazionale e ora guarda avanti con la squadra giallorossa anche in Europa: «E’ un momento bellissimo per noi, nessuno ci credeva. Abbiamo lavorato tanto e meritiamo questa qualificazione». La Roma non ha fatto una passeggiata contro il Qarabag, il risultato è stato in dubbio fino alla fine: «Loro erano tutti dietro, sembrava si giocassero qualcosa. Hanno fatto la loro partita, ma noi siamo rimasti calmi e non abbiamo perso la testa. Di solito queste gare sono pericolose. Ora però ci godiamo la vittoria». Alla fine era stremato, ha dato tutto, ha tentato in continuazione il dribbling: «Mi sento bene, è stata una partita con una grande carica emotiva, non è facile vincere certe gare, ma alla fine ce l’abbiamo fatta».
E ORA GLI OTTAVI – Radja Nainggolan ha cercato il gol del raddoppio, ma Sehic è stato bravo in due occasioni. Quello che conta anche per lui è solo la vittoria: «Diciamo che il risultato è stato buono, è stata una partita sofferta ma abbiamo meritato. Ci stava di soffrire, nessuno pensava che saremmo passati e lo abbiamo fatto da primi in classifica, una bella soddisfazione». Nel primo tempo la Roma non ha avuto forse la necessaria cattiveria per sbloccare il risultato: «Abbiamo cercato di sfondare ma di fronte alle difficoltà abbiamo avuto la pazienza giusta. Abbiamo fatto una buona prestazione, l’importante è esserci qualificati, vedremo cosa ci riserverà il sorteggio». Due anni fa la Roma si qualificò per gli ottavi pareggiando tra i fischi contro il Bate Borisov. Ora sembra tutto cambiato: «In parte sì e in parte no, comunque quando ti giochi la quali cazione in casa ci sono motivazioni in più, questa volta è andata bene e siamo soddisfatti. Siamo felici ma ora ci concentriamo sul campionato. Il sorteggio? Spero in una partita bella da giocare. E’ un bel momento, i tifosi ci sono vicini e ci sono buone sensazioni, di questa serie positiva di risultati ne risente anche la piazza».
EUSEBIO SORPRENDENTE – Anche Daniele De Rossi è tornato a sorridere dopo questa vittoria: «Siamo felici, ogni tanto abbiamo preso batoste in Europa, arrivare primi in un girone del genere ripulisce la nostra immagine. Ci tengo a ribadire la mia vicinanza a Spalletti. Non è un mistero che Di Francesco abbia stupito tutti, ci ha portati in una nuova dimensione». Scherza in collegamento con Ancelotti: «Ripartire da un grande allenatore sarebbe quello che serve alla Nazionale». Carlo da studio gli ha risposto: «Ho rincorso Daniele tanto tempo fa… Con quale squadra? Non mi ricordo…». Divertita la replica del capitano giallorosso: «Nemmeno io, ma lui in passato mi rincorreva e diceva di voler allenare la Roma. Forse voleva venire qui senza di me… (ride, ndr)».