“Torino e Roma vivono la maglia in modo più profondo, a Firenze c’è grande pubblico ma ho sempre avuto l’impressione che non guardassero molto alla storia e al passato, tante volte la storia dà stimoli e a Firenze questo non lo si vive molto, al contrario di Torino e Roma. Ho avuto sempre attestati di stima e di affetto per la prestazione, piacevo perché lottavo sempre e rincorrevo sempre, non mi arrendevo mai e questo mi ha sempre fatto piacere. Devo dire che l’affetto maggiore l’ho ottenuto con questi comportamenti, alcuni allenatori mi rimproveravano perché correvo troppo, mentre altri mi chiedevano di dare il massimo per la fase difensiva. Quando giocavo al Torino, tutti evidenziarono il fatto che fui uno dei primi attaccanti moderni”.
Pulici e Pruzzo? “Sono stati due attaccanti un po’ differenti l’un l’altro ma entrambi bravi. Pulici sapeva fare tutto, era freddo in area, tirava con entrambi i piedi, era veloce. Pruzzo, invece, era un po’ più statico, di area di rigore, bravissimo di testa forse a livello di gioco aereo sia stato tra i più forti del nostro calcio, con entrambi ho un ottimo rapporto, con Pulici non ci frequentavamo molto fuori dal campo, con Pruzzo invece ho speso molto tempo libero. Pruzzo era un po’ brontolone, così il presidente Viola mi incaricava di risollevarlo di morale. Se non gli davi la palla come voleva lui… dovevi alzare la voce, così si calmava. Abbiamo fatto delle vacanze insieme anche con le mogli, mentre con Pulici fuori dal campo non ci si frequentava molto, ma questo è il carattere. Pruzzo meritava maggiori fortune in Nazionale, ai Mondiali di Spagna era capocannoniere in Italia ma Bearzot non apprezzò alcuni suoi discorsi e preferì Selvaggi”.
Fiorentina-Roma? “Sono due miei grandissimi amori, così come il Torino. Quando qualche volta vado a Firenze, non ho il pass per mettere la macchina vicino allo stadio, però ci sono delle persone che si ricordano di me e non mi chiedono niente. Ciò significa che hai seminato bene nella tua carriera sporitva, la gente mi riconosce questo, anche a Roma mi salutano con piacere. Ho lasciato un segno anche dal punto di vista comportamentale. Questa sera entrambe giocheranno per vincere, stanno migliorando sotto l’aspetto fisico dopo un inizio difficoltoso, forse non hanno fatto una preparazione ottimale. C’è la possibilità di vedere una bella partita, ma individualmente la Roma è più forte, se sfruttasse meglio le opportunità di alcuni singoli, potrebbe uscire con un risultato positivo”.