James Pallotta si prepara a lasciare l’Italia ancora deluso per la sconfitta di Firenze. Il presidente, che in mattinata si è spostato a Milano, ha in programma altre tappe in Europa, di sicuro a Londra. Ma forse non vedrà Baldini, il nuovo/vecchio consulente della Roma. «Franco is fishing», dice il presidente, che rientrerà negli Stati Uniti nei prossimi giorni. Domenica sera al termine della partita è passato dagli spogliatoi, prima di tornare in albergo. A Milano non è andato con Alex Zecca, il suo socio e uomo di fiducia che lo ha accompagnato nella trasferta di Firenze. Zecca ripartirà oggi. Ieri Pallotta era ancora amareggiato per la sconfitta e per gli errori arbitrali che hanno determinato il risultato. Non gli è piaciuta la direzione di Rizzoli, che non ha incontrato quando è passato per gli spogliatoi. E’ stato molto critico, in particolare per l’episodio del gol in fuorigioco: «Ridicolo». E per tutta la giornata di ieri non si è dato pace: «Ho rivisto ancora dieci volte le immagini. Assolutamente vergognoso. E anche il fallo su Dzeko era da rigore. Edin viene picchiato molto, è allucinante. E’ così grosso e non ottiene le punizioni».
FIDUCIOSO – Pallotta comunque ha visto una buona Roma: «Sono soddisfatto della prestazione. Non meritavamo di perdere. La Roma ha giocato alla grande. A me piace moltissimo questa squadra. Quando noi pressiamo siamo i migliori». Il presidente è soddisfatto della sua settimana romana. Degli incontri istituzionali per lo stadio con la Raggi e Zingaretti. Ma anche dell’ingresso in società di Gandini: «Ovviamente, sono convintissimo di aver fatto la scelta giusta da quando l’ho assunto».
STADIO, PASSI AVANTI – Pallotta aveva anticipato il suo soggiorno romano per la questione dello stadio di Tor di Valle. La Regione Lazio ha avviato la Conferenza dei Servizi decisoria sullo stadio, proprio durante la sua presenza a Roma. Anche l’incontro con Virginia Raggi lo ritiene molto positivo. Con la sindaca ha parlato anche di altre opere da realizzare in città, soprattutto per quanto riguarda l’impiantistica sportiva, ma anche di iniziative sociali da portare avanti con il Comune a margine dello stadio. Da parte del Campidoglio non c’è stata una chiusura per il nuovo stadio della Roma, ma è stata manifestata la volontà di legarlo ad altre iniziative utili per la Capitale. Il presidente ha lavorato molto anche sul fronte societario. Ha introdotto il nuovo amministratore delegato Umberto Gandini, che domenica sera era al suo fianco in tribuna a Firenze con gli altri dirigenti. Con il direttore del marketing Laurent Colette ha partecipato a lunghe riunioni per la ricerca del main sponsor. Proprio nei giorni scorsi sono stati ufficializzati alcuni accordi commerciali, manca ancora quello principale. In questi giorni il presidente ha incontrato anche i giocatori. Ha tranquillizzato Radja Nainggolan e Kostas Manolas, i due in attesa del prolungamento di contratto. «Non ci saranno problemi», le rassicurazioni del presidente. Incontri molto cordiali anche con Spalletti, che ha ribadito la volontà di non prolungare il suo vincolo contrattuale con la Roma, rimandando qualsiasi discorso sul futuro verso la fine della stagione.