“Credo che Di Francesco abbia ragione: la Roma dopo la vittoria del derby ha abbassato la tensione, cosa che succede spesso a Roma e quando stacchi la spina diventa difficile vincere le partite soprattutto in Serie A. Non è la città che mette in difficoltà la squadra, cercherei di capire se ci sono delle carenze nella squadra, colmarle per poter volare un po’ più in alto”.
“La Juventus in questo momento viaggia in una dimensione superiore, c’è poco da fare: ha tre squadre quasi a disposizione, la Roma in questi anni pur avendo fatto delle buone stagioni ha sempre dovuto stringere i denti e quando spingi al massimo per mesi, poi ci può stare avere un calo fisiologico. Se non hai qualità importanti, le partite che si complicano fatichi a vincerle”.
“Mi rifiuto di pensare che la Roma non arrivi tra le prime quattro, se arrivasse quinta sarebbe un fallimento totale. Sento parlare di numeri, di moduli, credo vadano tutti riferiti al sistema difensivo. In attacco serve imprevedibilità, serve estro, invenzione, qualità individuali. Per giocare 4-3-3 con gli uomini che la Roma ha disposizione l’unico tridente fattibile è quello con Perotti-Dzeko-El Shaarawy, l’assenza di Salah si vede: attaccava costantemente la profondità creando spazio anche per Dzeko e spesso arrivando alla conclusione solitaria”.
“Di Francesco è bravissimo, è inutile andare sempre in giro a cercare soluzioni continue per la panchina, sostituirlo sarebbe una cavolata! Invece di cambiare sempre allenatori, bisognerebbe pensare a cambiare alcuni giocatori, probabilmente molti calciatori che stanno qui da tanti anni forse non hanno più motivazioni straordinarie”.