“Dopo la malattia mi sento un uomo più forte. Se avessi smesso, sarei stato un codardo. Ora invece lotto, gioco a pallone e do l’esempio di non mollare mai. E sono sempre a disposizione di chi ha bisogno”.
“Spero che Cagliari mi aiuterà a tornare ai miei livelli. Jaù è la mia città natale la porto nel cuore, ma Cagliari è molto più bella. Ora voglio fare bene, lasciare il mio segno e fare felici i tifosi. Condizione fisica? I sei mesi a Roma mi hanno fatto ritrovare la forza nelle gambe. Ora ho questa opportunità e posso fare bene. La mia battaglia continua, la guerra non è finita”.