La rivincita con Spalletti si allontana, almeno per Perotti. L’argentino, infatti, ha avvertito un problema al bicipite femorale della coscia destra alla fine della seconda seduta di allenamento di martedì e ieri ha svolto solo fisioterapia. Le sue condizioni saranno valutate anche oggi e se il dolore continuerà saranno necessari esami strumentali per escludere lesioni. A 4 giorni dalla sfida all’Inter la sua presenza è comunque a forte rischio. E si tratterebbe appunto di una rivincita mancata visti i dissapori tra Perotti e Spalletti della scorsa stagione. «Se fosse rimasto sulla panchina della Roma me ne sarei andato», ha ammesso l’attaccante qualche settimana fa. Lo stesso Perotti – che regalò a Spalletti il 2° posto col gol al Genoa del 28 maggio – era stato protagonista nella gara d’andata quando sul risultato di 1-0 per la Roma (prima del ribaltamento interista) aveva rimediato un calcio di rigore per fallo di Skriniar non visto però né da Irrati né dal Var. Un episodio decisivo per la classifica che ora vede i nerazzuri a +3 sui giallorossi.
Con una partita in meno, quella di Genova contro la Samp che sarà recuperata il 24 gennaio. Altra gara a rischio forfait per Perotti. In caso di assenza di Diego ci sono tre opzioni da valutare per Di Francesco. La più probabile riguarda l’avanzamento di Florenzi sulla linea degli attaccanti con Peres a fare il terzino destro su una fascia in cui imperverserà Perisic. Un’ipotesi tattica studiata questi giorni, ben prima dello stop di Perotti. In alternativa c’è Schick che scalpita e potrebbe prendere il posto dell’argentino al fianco di Dzeko ed El Shaarawy. Difficile, ma non impossibile infine la terza via che porta all’utilizzo di Gerson (anche lui a caccia di riscatto contro Spalletti) già impiegato da mezzala offensiva con Chelsea e Fiorentina. Eusebio, intanto, si consola col ritorno in gruppo di De Rossi. Ieri il capitano ha svolto l’intera seduta ma è apparso ancora lontano dalla forma migliore e potrebbe partire dalla panchina.