Il percorso di crescita della Roma Primavera continua a ritmo spedito e il nuovo progetto tecnico di Alberto De Rossi sta finalmente dando i suoi frutti nonostante qualche stop in appuntamenti importanti. Non ultima la Supercoppa Italiana persa a San Siro contro l’Inter, una gara combattuta alla pari e decisa ai supplementari dal celebratissimo Facundo Colidio. Uno dei migliori in campo per i giallorossi, un’autentica spina nel fianco per la difesa nerazzurra, è stato Alessio Riccardi centrocampista di grande qualità che si è confermato uno dei migliori talenti della Roma nel 5-0 rifilato nell’ultimo turno di campionato al Genoa.
CAPOCANNONIERE GIALLOROSSO – Classe 2001, Riccardi è un trequartista puro che in questa stagione De Rossi sta adattando con grande successo al ruolo di mezzala. Il vizio del gol ce l’ha nel dna e lo ha sempre dimostrato nell’intero percorso giovanile sia con la Roma che con la Nazionale. Con quello segnato ai rossoblù è diventato addirittura il capocannoniere stagionale della Roma e ora punta a conquistare il primo trofeo ufficiale della sua carriera.
UN PREDESTINATO A CUI MANCA UN TROFEO – Sì, perchè Riccardi si avvicina prestissimo al mondo del calcio e dopo aver esordito con l’ASD Lazio Calcetto (che paradossalmente è una società con stemma biancoceleste) viene notato dalla Roma che lo tessera già ai tempi dei pulcini. E’ un predestinato e si vede. E’ sempre titolare, gioca spesso fuoriquota e le formazioni giallorosse in cui milita sfiorano sempre il titolo di campioni d’Italia. Sfiorano, perchè a conti fatti la Roma si ferma spesso alla finale senza alzare il trofeo. E’ successo nella finale del campionato Under 15, poi con gli Allievi Under 17 A e B e infine, ai supplementari, contro l’Inter in Supercoppa.
BLINDATO – Insuccessi che non hanno però bloccato un percorso di crescita impressionante. Fra gli addetti ai lavori Riccardi è sinonimo di qualità ed è uno dei talenti italiani su cui tutti puntano di più. Roma compresa che gli ha fatto firmare già nel corso della passata stagione un contratto professionistico per blindarlo e bloccare le voci di mercato insistenti che iniziavano ad arrivare per lui. Tanti club, soprattutto inglesi, lo avevano messo nel mirino dopo l’exploit con la Nazionale Under 15 durante il 13° Torneo delle Nazioni del 2016. Offerte respinte anche perchè il cuore di Alessio è fortemente a tinte giallorosse.
UN PRINCIPINO, FRA TOTTI E PJANIC – Cresciuto tifando Roma, come tutti i tifosi giallorossi ha vissuto in pieno il mito di Francesco Totti e agli inizi della sua carriera, un ragazzo biondino con il 10 sulle spalle, in tanti lo hanno avvicinato all’ormai ex capitano giallorosso. Se Totti è stato l’ottavo re di Roma, per ora Riccardi potrebbe essere considerato “il principino giallorosso” anche se, ovviamente, ancora dovrà confermare tutto il suo valore. Pur essendo un trequartista con spiccato senso del gol, rispetto a Totti sta abbassando il suo raggio d’azione verso centrocampo. Il percorso tecnico-tattico di Riccardi richiama infatti quello di colui che è stato a lungo un idolo e un esempio all’interno dell’ambiente giallorosso, Miralem Pjanic. Il passaggio alla Juventus ha spento col tempo l’ammirazione, ma la sua crescita potrebbe ripercorrere proprio le orme del bosniaco.
L’ESORDIO E IL FUTURO – Riccardi è un centrocampista completo che in breve tempo ha convinto Alberto De Rossi a promuoverlo in Primavera facendolo diventare una colonna portante della squadra tanto da dichiarare: “Di lui non ne farei mai a meno, ha un talento enorme. E’ stato bravo ad inserirsi nel gruppo e a restarci”. L’inizio non è stato semplice, ma la svolta è arrivata presto anche grazie alla doppietta segnata alla Juventus in cui ha mostrato tutto il suo valore e siglando un gol da urlo partendo dalla propria metà campo. Di lui si è accorto anche Eusebio Di Francesco che lo ha fatto esordire in prima squadra nell’amichevole giocata contro la Chapecoense e che ha visto Riccardi sfiorare il gol colpendo una clamorosa traversa. Un futuro già scritto per un percorso appena cominciato. La Roma si coccola e blinda Riccardi, alla ricerca del primo titolo ufficiale della sua carriera.