Il destino nella carta d’identità – anzi no, nella patente – se è vero che il nome Bruno Peres si presta a diverse «assonanze alcoliche». Che si trattasse di vinho tinto o cerveja poco importa, alla Roma. Di certo c’è che il brasiliano si è schiantato in zona Terme di Caracalla alle 5.20 di ieri, al volante della sua Lamborghini bianca. Non s’era alzato presto, Peres. Aveva piuttosto fatto l’alba di rientro dalla trasferta di Verona, bevendo qualche bicchiere di troppo per i parametri della legge italiana: all’alcoltest ha riportato un valore di 1,7 g/l, a fronte dello 0,5 consentito. Ergo: patente ritirata e multa di 800 euro. L’incidente non ha coinvolto altre automobili: Peres ha perso il controllo, da accertare ancora la dinamica. Di sicuro l’impatto non è stato banale, come testimoniano i danni all’auto. Illeso il giocatore, illesa pure la ragazza che viaggiava al suo fianco.
FUORI – Non è intatta invece la reputazione del brasiliano, al secondo incidente dopo quello del novembre 2016 in pieno centro: orario simile, il ragazzo si difese dicendo di non trovarsi al volante. Stavolta la Roma non ha voluto sentire ragioni. Peres è stato convocato a Trigoria, alle 11, per un allenamento punitivo con il preparatore Norman e i compagni infortunati. Né Di Francesco né Monchi erano nel centro sportivo. Parleranno con Peres tra oggi e domani, ma la decisione è stata già presa: al terzino sarà applicato lo stesso metro del caso Nainggolan, ovvero il massimo della multa possibile (il 30% dello stipendio lordo) e la non convocazione per la partita di domenica con il Benevento. E attenzione agli scenari: Peres è stato già sul punto di lasciare la Roma a gennaio (Siviglia prima, Genoa poi), in giro per il mondo ci sono ancora mercati aperti tra i quali la Russia e lo stesso Brasile. Una cessione, anche in prestito secco, è possibile. Ammesso che qualcuno voglia davvero un giocatore che solo 5 giorni fa aveva scritto su instagram: «L’amore per questa città mi ha convinto a restare alla Roma, voglio riscattarmi e aiutare in ogni modo possibile i compagni». S’è visto.