Superare la Lazio e segnare il primo gol in giallorosso. Due settimane fa sono state queste le promesse di Gregoire Defrel. Domenica sera il francese di origini martinicane potrà rispettarle entrambe. Contro il Benevento (0 punti e solo 3 gol fatti in trasferta) Di Francesco dovrebbe lanciarlo finalmente dal primo minuto alle spalle di Dzeko in un turno che vedrà 24 ore prima la Lazio scendere in campo al San Paolo col Napoli. In allenamento, infatti, Defrel è apparso decisamente migliorato sia fisicamente che come interpretazione del nuovo ruolo. Il tecnico che tanto lo ha voluto a Roma (facendo sborsare al club 23 milioni tra parte fissa e bonus) finora in campionato lo ha utilizzato dal primo minuto solo in 4 occasioni e mai per più di 75 minuti. Colpa di un infortunio alla rotula sinistra che lo ha tenuto ai box per quasi due mesi, ma colpa pure dello stesso Defrel che non è mai riuscito a incidere quando è stato chiamato in causa.
Zero gol e zero assist d’altronde sono un dato sin troppo lampante. A gennaio per lui sono arrivate le offerte di Watford e Villarreal, ma Di Francesco ha preferito tenerselo stretto anche perché può ricoprire tutti e quattro i ruoli offensivi del rinnovato modulo (4-2-3-1) di Eusebio che dopo aver rigenerato Under ora punta a recuperare pure Defrel. Un piccolo segnale di ripresa l’ex attaccante del Sassuolo lo ha dato a Verona. Uno scatto in contropiede e un assist per Strootman, che si è divorato la palla del 2-0. Domenica col Benevento Defrel si gioca una maglia con Perotti che ieri in un’intervista A Tyc Sports ha ribadito: «Voglio giocare di nuovo al Boca. Per ora sto bene a Roma ma dopo voglio tornare in Argentina per cambiare la brutta immagine che ho lasciato. Salah? Ovviamente sentiamo la sua mancanza, ma tra tutti proviamo a farla notare il meno possibile, anche se non è facile». Anche da Perotti, però, Di Francesco si aspetta di più in termini realizzativi. Se escludiamo i 13 gol di Dzeko, infatti, il bottino dell’attacco giallorosso si limita a 14 reti complessive tra campionato e coppe così suddivisi: El Shaarawy 7, Perotti 5, Under e Schick 1. All’appello manca proprio Defrel. «Ho sempre segnato, inizierò a farlo anche qui a Roma», ha garantito Gregoire. È arrivato il momento di rispettare quella promessa.