C’era una volta l’Olimpico amico. Pieno, vuoto, con o senza barriere in curva: per la Roma comunque una garanzia di risultato. La sconfitta nello stadio di casa sembrava diventata davvero un’eccezione: appena due nel passato campionato (con Napoli e Lazio), solo una contro l’Atalanta nell’anno precedente, due nel 2014/15 e una, contro la Juventus all’ultimo turno interno ormai ininfluente, nel primo campionato di Garcia. Con Di Francesco in sella, invece, il trend è cambiato. In peggio. I ko all’Olimpico sono già 4 su 12 gare giocate (più un quinto in Coppa Italia col Torino), passi per i primi due scontri diretti persi con Inter e Napoli, ma Atalanta e Sampdoria hanno fatto scattare l’allarme rosso. Se si passa al setaccio la storia della Roma, il torneo con più sconfitte casalinghe di sempre è il 1946/47 post guerra, quando si fece battere 6 volte, mentre per trovare l’ultima stagione con 5 stop bisogna risalire al 2004/05, con altrettanti allenatori ad alternarsi in panchina.
Insomma i giallorossi hanno una media pericolosa bilanciata però da un buon rendimento in trasferta. Basti pensare che i punti guadagnati lontano dalla Capitale sono gli stessi, 22 in 11 gare, di quelli messi insieme all’Olimpico con una gara giocata in più. Anche se i 6 viaggi vittoriosi non bastano ancora per avvicinare il miglior campionato di sempre quanto a trasferte da tre punti, che è stato quello scorso con ben 12 successi esterni compreso il derby giocato da «ospiti». Ora è arrivato il momento d’invertire la rotta in casa, dove non si vince da quasi due mesi: Roma-Cagliari 1-0 del 16 febbraio, con doppia esultanza per il gol di Fazio convalidato dalla Var. Sfangata con troppa fatica la sfida di Verona, domenica sera arriva teoricamente il miglior avversario per riprendere la marcia interna, quel Benevento fanalino di coda che rispetto all’andata è comunque cresciuto e si è rinforzato sul mercato.
L’Olimpico non sarà quello delle grandi occasioni, i brusii dagli spalti non mancheranno se la squadra mostrerà di nuovo le incertezze viste con Sassuolo, Atalanta e Sampdoria contro cui è arrivata la miseria di un punto. E la contestazione a Pallotta. La Curva Sud sarà di nuovo presente e non si annunciano ulteriori proteste così rumorose, mentre i tifosi romanisti non potranno seguire la squadra in trasferta sabato 17 a Udine. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha adottato questa misura in seguito agli incidenti di Verona che hanno portato al fermo (e poi al Daspo) di 21 ultrà giallorossi.