(MEDIASET) Non avete mollato la partita… “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, dopo è venuta fuori la forza, la potenza di giocatori di livello superiore.
Atteggiamento cambiato, c’è più voglia di osare? “Sì, anche perché attaccare qui è necessità. Il divario da quelle che ci precedono è grande, dobbiamo provare a raccogliere il massimo. Potevamo stare più attaccati al risultato e non creare noi stessi i presupposti per dare fiducia e morale agli avversari.”
Invece di uscire palla al piede non è meglio giocarla trenta metri più avanti? “Sì, mi sono già fatto sentire. E’ difficile in poco tempo riuscire a capire il confine tra il giocar la palla e indirizzarla, perché quello sarebbe il giusto. Noi dobbiamo cercare di farlo per le caratteristiche dei nostri attaccanti. Se avessi Dzeko potremmo forzare la palla alta, ma avendo tre veloci e bassi non possiamo sempre farlo, ma dobbiamo alternarlo.”
(SKY) Non potevate approfittare maggiormente delle disattenzioni della Roma? “Sì, potevamo, ma la Roma ha dei valori diversi e nel secondo tempo in qualche situazione l’abbiamo agevolata noi. Rispetto alla prima ora potevamo sbagliare meno l’ultimo passaggio, poi dopo il 2 a 1 siamo calati nella concentrazione.”
Ora è difficile… “Ora abbiamo il Crotone, sarà importantissima. Dobbiamo vincere una o due partite e pensare una cosa alla volta.”
Vi serve un miracolo stile Crotone? “Qualcosa di più forse.”
(CONFERENZA STAMPA) Vi siete smontati nel secondo tempo… “E’ venuta fuori la forza della Roma. La convinzione e il morale vengono a mancare, dobbiamo capire quando giocarla e quando indirizzarla davanti. Nel primo tempo potevamo fare ancora più male ed essere più cattivi.”
Qualcosa non è andata come sperava… “Nel primo tempo abbiamo sofferto Florenzi sulla destra, al di là dell’occasione di testa di Dzeko non abbiamo sofferto molto. Il secondo tempo parte col gol di Dzeko, che è un gol da campioni per l’azione. Abbiamo agevolato giocatori che non hanno bisogno di esserlo, ma siamo stati bene in campo. Sul morale, il nostro filo è sottilissimo, gli spettri dell’ultimo posto e del distacco ci sono.”
Quanto fa male prendere gol da palla inattiva? “Fa male perché il calcio viene giudicato solo dal risultato. Uscire da qua 5-2 non è il risultato più equo vedendo la gara. Adesso c’è il Crotone, ma lo prendiamo come fatto con la Roma. I miracoli non si fanno, i giocatori appena arrivati non hanno condizione per giocare 90′ e non posso mettere insieme 5 potenziali cambi. Bisogna lavorare abbassando la testa e avendo coraggio, con un atteggiamento dignitoso e rispettando la gente che viene a vedere la partita. Oggi abbiamo giocato alla pari come coraggio, poi i valori non possiamo cambiarli.”
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