Chi non lo avesse visto, lo veda: uno spasso. Un video postato su Instagram, nel quale Nainggolan, Dzeko, El Shaarawy e Juan Jesus sono impegnati a fare gli auguri per il capodanno cinese. In cinese. Gaffe, risate, impacci vari. Radja saluta col sorriso i cinesi, che magari un mese fa lo avrebbero accolto a braccia aperte. Lui che in Cina era spinto ad andare, ma chissà quanto fosse veramente convinto di andare. Poi non c’è andato, perché da Roma, ha sempre detto, non si vuole muovere. Vediamo se sarà accontentato fino alla fine del suo contratto, perché il pericolo c’è sempre e l’estate sta pian piano arrivando. Magari col caldo di luglio e agosto ricomincerà il tormentone. Nainggolan domani torna a giocare, dopo essersi riposato un turno per la squalifica rimediata dopo l’ammonizione di Verona (era diffidato). Quella al Bentegodi la prima giocata da trequartista, il ruolo di cui si è innamorato lo scorso anno. Gol e meno impegni difensivi, anche se poi lui non si risparmia da questi sia se fa l’attaccante, sia se fa la mezz’ala o il mediano. La corsa e l’agonismo, il temperamento e il carattere gli consentono di poter interpretare al meglio un po’ tutti i ruoli. Il gol, però, lo trova di più se agisce negli ultimi venti/trenta metri, è fisiologico. A Udine lo scorso anno ha deciso lui: pennellata di Strootman e stoccata di Radja. Gol unico, ma è bastato per vincere (Dzeko si è pure potuto permettere di fallire un calcio di rigore). Ora ci riprova, sempre lì, sempre nel ruolo dello scorso anno. Nainggolan ha fatto (e bene) la mezz’ala, ora si ripropone con continuità sulla trequarti. E sono tanti a pensare che vada meglio lì. A Verona un passo avanti rispetto al recente passato, vediamo cosa succederà a Udine.
SALUTI ALLA CINA – Di sicuro il miglior Radja lo abbiamo visto fino al derby contro la Lazio (quel giorno ultimo gol, due in tutto in campionato), ormai tre mesi fa. Giocò da infortunato, poi ha spesso sofferto e non è più stato lui. Il belga, sempre personaggio discusso, per i suoi comportamenti fuori dal campo: comportamenti spontanei ed eccessivi. Ma naturali. E’ uno che ha voglia di divertirsi senza dare spiegazioni a nessuno e paga per questo (vedi la perdita della nazionale). Piace per questo, ma in un attimo, sempre per lo stesso motivo, può essere criticato, detestato. Se gioca bene è «nonostante i suoi eccessi», se gioca male è perché «non fa una vita da atleta». Il limite non esiste. Lui è sempre andato avanti per la sua strada, ha corso come un treno fino a che quel treno non ha rallentato: lui è sceso, è stato punito, ora vuole ripartire. Di Francesco ha cambiato modulo anche per valorizzarlo di più, ora sta a lui ritrovare se stesso e ripagare. Per poter ridire: Udinese-Roma 0-1, gol di Nainggolan. E vissero tutti felici e contenti. E tanti saluti e auguri alla Cina.