Massimo Oddo
, allenatore dell’Udinese, tra poco interverrà in conferenza stampa per presentare la sfida contro la Roma (domani ore 15) dopo l’ultima sconfitta subita a Torino contro i granata.
Sulla possibilità di stupire contro la Roma: “Per cercare di fare punti devi fare una grande partita. Una partita da squadra, perché solo così si può ridurre il gap tra le due formazioni. Davanti abbiamo una squadra costruita per il vertice, noi dovremo essere bravi a ridurre il gap con la voglia di far bene e di stupire. Dovremo fare qualcosa in più da un punto di vista del gioco. Ci saranno momenti dove saremo più ‘bassi’ ma dovremo anche essere pronti a ripartire ribattendo colpo su colpo. E’ una partita dura e difficile, in cui abbiamo davanti una squadra che ha bisogno di punti per i suoi obiettivi e noi saremo invece pronti a cercare il rilancio”.
Sul salto di qualità mancato negli anni: “Se non riesci mai arrivare significa che gli altri sono migliori. Vuol dire che in questo momento non siamo riusciti a fare il salto di qualità proprio perché ci è mancata. Noi non piangiamo perché mancano calciatori importanti però è inevitabile che diventi tutto più complicato perché non abbiamo la stessa rosa di chi ci sta davanti. C’è dunque un calo fisico legittimo e umano e può succedere di perdere un po’ di punti. Alla fine la classifica che una squadra ha, rispecchia la realtà. Quella posizione penso che sia consona all’Udinese. Chi ci sta davanti ha qualcosa in più, ma non è detto che noi non possiamo andare a prendere 1-2 o tre squadre avanti. Se saremo bravi lo faremo, altrimenti significherà che non abbiamo la qualità necessaria per farlo”.
Sulla fascia sinistra e il rientro di Adnan: “Tutti i giocatori sono pronti. Ali si allena da parecchie settimane. Nelle prime due settimane è andato in crescendo da solo, questa settimana si è allenato col gruppo, sta bene ed è disponibile”.
Su cosa si aspetta da De Paul, Perica e gli altri giocatori di qualità: “Il calcio è fatto come una ruota, in un momento giochi poco e aspetti ed è qui che devi dare tutto, per migliorare e farsi trovare pronto nei momenti che arrivano, come questi. Ci mancherà un giocatore importante per noi, ora ci sarà un’opportunità per questi giocatori che dovranno sostituire Lasagna per i prossimi due mesi. Quando vedo qualche muso lungo gli dico che la rabbia va bene, ma che sono anche i momenti di cui approfittare per farsi trovare pronto. Adesso spetta a loro dimostrarmi che hanno sfruttato al meglio il momento. Perica magari non è in condizione partita, ma quello che chiedo loro è dare il 110% e tutto quello che hanno, finendo la partita senza rammarichi. Questo vuol dire che possono giocare bene o meno bene, ma non possono non dare il massimo”.
Sul coinvolgimento dei centrocampisti nell’azione offensiva: “In quel momento, Jankto, era come Nainggolan. Faceva la parte del romanista nelle prove degli schemi difensivi. Però lui potrebbe giocare in quella posizione. In questo momento però, andiamo a rincorrere qualcosa di importante. Si è dimostrato che cambiando qualcosa, mancano poi le certezze. Cambiare non è semplice. Sono tre mesi che lavoriamo sui concetti tattici, e pian piano siamo migliorati sempre di più. Quando vai a cambiare qualcosa, ci vuole tempo, e questo non è il momento, perché abbiamo bisogno di più certezze possibile. I ragazzi non hanno bisogno di stimoli diversi. Ci sono ancora gli stimoli giusti”.
Sugli esterni che tornano: “Sono giocatori importanti. Chi ha giocato non ha demeritato, come Pezzella o Zampano, ma la macchina era perfetta nel suo intero. La squadra non cambia per due giocatori, ma perché tutti gli altri lavoravano al top. Per il tipo di gioco che facciamo noi, la linea dei cinque in mediana è fondamentale, per solidità e ripartenze. Quando c’è un calo di condizione, soprattutto delle mezzali e degli esterni, inevitabilmente lo paghi. Ma non solo per gli esterni”.
Su che Roma si aspetta: “Io credo che in questo momento la Roma non si può far distrarre dalla Champions perché ha l’obiettivo di tornarci anche il prossimo anno. Sono tutti giocatori di grandissimo livello e non si faranno distrarre. Mi aspetto una Roma con la mentalità del suo allenatore, che io stimo tantissimo. E’ bravissimo e ha dato un’impronta chiara alla squadra. Sarà una Roma aggressiva che cercherà di dare pressione in avanti e che cercherà sempre di riconquistare la palla. Di Francesco ha saputo trasmettere l’idea benissimo, anche se questo non è un momento idilliaco. Sono alti e bassi che ci stanno, ma la differenza la fanno i grandi giocatori che riescono a stare meno all’interno delle difficoltà. Arrivano da due vittorie e saranno galvanizzati, anche dalla Champions”.
Sul possibile cambio di modulo: “Non ci penso perché abbiamo bisogno di certezze. Abbiamo sperimentato qualcosa ma non è venuto benissimo. Per poter riproporre qualcosa del genere avremo bisogno di tempo e te lo puoi permettere quando sei consapevole che ciò che hai provato potrebbe venire male. Dobbiamo andare sulle certezze, e andremo avanti così. Ho tre giocatori offensivi, due punte e mezzo, a seconda di come posso pensare di mettere in difficoltà la Roma, giocheranno l’uno o l’altro. Due giocheranno sicuro e uno andrà in panchina. A prescindere dalla mancanza di Lasagna, ci sono altri giocatori in cui credo moltissimo io. E’ vero che forse hanno dimostrato meno del compagno infortunato, ma questo è il loro momento. Hanno tutte le qualità per dimostrare il proprio valore. Tutti quanti possono fare molto di più, tutti e tre. Sono convinto che lo faranno”.
Sui punti persi per strada e sull’obbligo di stupire: “Speriamo che l’Europa venga decisa su uno o due punti. Non possiamo guardarci troppo indietro, perché anche con me in panchina avremmo potuto fare di più in alcune partite. E’ stato molto bello, abbiamo fatto benissimo ma in quel benissimo avremmo potuto fare qualcosa di più. Una squadra come la nostra, se dovesse centrare l’Europa, vorrebbe dire aver fatto un campionato incredibile. Non l’abbiamo fatto prima, dovremo farlo da ora in poi, in qualche modo. Dobbiamo recuperare adesso, se sei in grado. Se non ci fosse stato questo cammino negativo all’inizio, non sarei su questa sedia ma non possiamo sapere come sarebbe andato con un altro percorso. L’Udinese andrà valutata nell’anno intero, non Oddo, conta quello che ha fatto la squadra, non il singolo, in qualsiasi ruolo. Siamo decimi e questo ci meritiamo. Vedremo se saremo capaci di ottenere qualcosa in più. Adesso siamo a 16 punti dalla terzultima, quando sono arrivati eravamo a soli tre punti”.
Su chi non vorrebbe vedere in campo della Roma: “Quando incontri queste grandi squadre, non ci può essere un solo nome da togliere. Se leva Dzeko, c’è Schick. Io gli leverei il portiere, perché forse è quello meno sostituibile”.
Su Fofana: “Giocherà titolare”.