La Roma vola con la Turkish Airlines. Aspettando la conferma del tanto atteso main sponsor (ormai dovremmo esserci), ci pensa il «piccolo» turco Under a far decollare i giallorossi di Di Francesco e riportarli al terzo posto in classifica grazie anche al clamoroso tonfo serale dell’Inter a Genova. La Roma, che a Udine ha raccolto la terza vittoria consecutiva (decima di fila con l’Udinese), deve anche ringraziare la coppia Ranocchia-Pandev che ha fatto lo sgambetto al suo ex allenatore, proprio nella settimana dei veleni: Di Francesco ha elegantemente dribblato a fine gara, senza voler tornare sulla vicenda. L’uomo del giorno è comunque ancora una volta Under, il ventenne turco che dopo un periodo di buio è tornato a brillare in tutta la sua lucentezza, realizzando il quarto gol in tre partite: praticamente da quando si è sbloccato ha sempre segnato. Battesimo del gol contro il Verona, poi doppietta e assist col Benevento prima della «mina» di ieri che ha scosso la Roma e messo la giornata in discesa. Già, perché rischiava di essere un’altra giornata di passione, ancora tanta fatica per andare in gol nonostante la solita buona dose di gioco e manovra.
Fino al gol del turco era stata una Roma a tre cilindri con molti giocatori non al top della condizione: male Florenzi che non è riuscito a trovare il tempo giusto di una giocata, tanta fatica anche per De Rossi che tornava titolare per la prima volta quest’anno dopo aver smaltito un fastidiosissimo problema al polpaccio. E ha ballato non poco anche Juan Jesus al quale è toccato l’ingrato compito di sostituire Kolarov a sinistra per dare un turno di riposo al terzino che fin qui le aveva giocate tutte. Ecco, l’attenuante della «fatica» giallorossa era proprio l’imminente appuntamento Champions (la Roma volerà infatti domani in Ucraina dove mercoledì sera giocherà l’andata dell’ottavo di finale contro lo Shakhtar Donetsk), che ha costretto Di Francesco a fare un po’ di turnover: obbligato. Riposo che non è toccato a Dzeko ancora una volta sotto tono e che a momenti sembra svogliato, anche se alla fine si sacrifica e strappa la sufficienza. Peccato, perché già a partire da mercoledì in coppa a questa Roma serviranno tutti gli uomini migliori: da qui in vanti non si può più sbagliare nulla. Chiaro che aver messo dietro l’Inter è già un bel passo avanti, la Roma si è messa di nuovo nelle condizioni di non dover dipendere da nessuno se non da se stessa, aspettando anche l’altra rivale in chiave Champions che domani sera all’Olimpico prova anche lei a sorpassare Spalletti e restare in scia.