È stata una beffa, una sconfitta che brucia e che costringe a non commettere errori nella gara di ritorno all’Olimpico. La Roma si butta via nella ripresa e vanifica la quinta prodezza di Ünder nelle ultime quattro partite. Gli ucraini sono una brutta bestia per la Roma, che ha perso quattro delle ultime cinque sfide europee contro lo Shakhtar Donetsk, tutte giocate in Champions League. Dopo essersi qualificata da prima del girone di qualificazione, la Roma è stata sconfitta negli ottavi. Ha perso otto delle ultime nove partite nella fase a eliminazione diretta in Champions League. E sempre contro lo Shakhtar la Roma perse l’ultima volta in Champions League una partita dopo essersi trovata in vantaggio. E’ accaduto nel febbraio 2011. Alisson anche ieri è stato protagonista, almeno due interventi provvidenziali, ma non è riuscito ad arrivare sulla punizione di Fred, suo ex compagno nell’Internacional che ha calciato in modo perfetto. Il portiere riconosce anche i meriti di Bruno Peres: «Nell’ultima azione ha fatto tutto Bruno, è stato bravo. Abbiamo fatto il primo gol, poi ci hanno rimontato. Loro hanno qualità, quando gli lasci spazio giocano bene la palla, ci hanno messo in difficoltà. Non era il risultato che volevamo. Ma siamo vivi, ora pensiamo al campionato». Nella ripresa la Roma è crollata. Alisson preferisce evidenziare i meriti degli avversari: «Loro hanno fatto una grande partita e hanno tanta qualità, lo sapevamo. I dettagli hanno fatto la differenza».
SIAMO VIVI – De Rossi è deluso per il risultato: «Ci sono state due metà di partita diverse tra loro, bene nel primo tempo e male nel secondo, ci siamo abbassati e abbiamo fatto fatica ad aggredire i loro trequartisti, peccato. Lo Shakhtar è una squadra forte, hanno giocatori bravi. E’ un punto di partenza per capire i valori in campo. Analizzeremo con l’allenatore la partita e dove siamo mancati. Il risultato però ci tiene vivi e dobbiamo fare una grande partita all’Olimpico». De Rossi difende Florenzi, protagonista in negativo sul gol del pareggio: «Gli errori nel calcio si commettono, ne farà altri e ne faremo altri. Abbiamo un’altra partita per far dimenticare gli errori e la sconfitta. Ci resta l’amaro in bocca perché sembrava che avevamo la gara in pugno nel primo tempo. Loro non sono dei fenomeni ma sono forti e ci aspetteranno, quindi dovremmo essere molto svegli».
REAGIRE – Perotti non è riuscito ad essere pericoloso come in altre partite ed è stato protagonista di uno scontro con Taison, per il quale i romanisti hanno chiesto l’espulsione: «Non voglio pensare a questo episodio. L’arbitro ha visto che non era rosso e basta. Bisogna giocare meglio, vedere ciò che abbiamo sbagliato nel secondo tempo e pensare che ci basta un gol senza subirne per passare il turno. Il resto non conta». Anche Perotti non sa spiegarsi la metamorfosi della ripresa: «Sono onesto, anche io me lo chiedo. Era una partita da vincere per come abbiamo giocato nel primo tempo. Mi dispiace tantissimo per il secondo tempo maledetto che abbiamo fatto, è colpa nostra. Non cerco alibi, i responsabili siamo noi che siamo scesi in campo. Ora abbiamo due partite dure contro Milan e Napoli. Potevamo subire il terzo gol e ci avrebbe ammazzato. In casa nostra non possiamo giocare come abbiamo fatto nel secondo tempo»