(CONFERENZA STAMPA) La squadra ti segue? “E’ una domanda che sorge spontanea vedendo le prestazioni del secondo tempo. Vedo e credo che i ragazzi mi seguano in quello che faccio ma perdiamo la testa nella capacità di rimanere in partita. Lo ritengo assurdo ma sta accadendo, non è la prima volta. Non parlo di Charkiv, dove abbiamo tenuto specialmente nel primo tempo. Oggi nella prima frazione abbiamo avuto poca brillantezza negli ultimi 20 metri, ma poi abbiamo visto un tempo completamente diverso dall’altro. Ripeto di vedere e credere che i ragazzi siano con me.”
La vostra condizione fisica? “I test che mi arrivano sono positivi, le risposte sono differenti in partita. Alcuni giocatori hanno avuto i crampi. Penso all’aspetto fisico, se guardo la prestazione mi preoccupo, mi meraviglia vedere Perotti che vuole dribblare tutti, è un problema di scelta, significa che vuole fare la partita da solo. Invece noi dobbiamo giocare di squadra. Il 4-2-4 si lega al fatto che avevamo smesso di trovare determinate manovre ma penso che qualsiasi cosa avesse fatto non avrebbe cambiato il risultato. Abbiamo creato pochissimo anche con i 4 attaccanti.
Come mai il 4-3-3? “In base alle caratteristiche del Milan, se avessimo avuto due mediani avremmo avuto fatica a recuperare quando ci attaccavano. Abbiamo fatto benissimo per un tempo, poi ci siamo persi. La scelta è legata alla squadra affrontata e sul fatto che 4-3-3 e 4-2-3-1 sono due sistemi di gioco che rappresentano un valore aggiunto.”
Non sapevate bene cosa fare per attaccare… “Il risultato è giusto, abbiamo meritato di perdere. Però il fatto che ricercasse un determinato tipo di gioco c’era, ci incagliavamo negli ultimi 20 metri, dove non attaccavamo in profondità ma tornavamo indietro. E’ quello che ho chiesto ai ragazzi ma ci è mancato. Credo che questa squadra abbia alternato prestazioni buone ma non ha avuto continuità nella prestazione e stasera abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. Faremo le nostre valutazioni.2
Perchè appena subite vi sgretolate? “E’ anche un fatto mentale e legato al discorso tecnico-tattico. E’ stata una sconfitta brutta, in altre abbiamo cercato di costruire qualcosa. Devo prendermi le mie responsabilità e capire come mai questi errori si sono ripetuti un po’ troppe volte, cercando di entrare nella testa dei miei calciatori.”