O’ Fenomeno, veloce quanto lo è stato in campo, ha festeggiato i 40 anni giovedì scorso. Ronaldo si è messo davanti a Totti, anche nel calendario, come volesse chiamargli l’assist per andare in gol. Insieme avrebbero formato la coppia più bella del mondo. Non è stato possibile. Sono, comunque, i testimonial della classe 76. Si sono sfiorati, ma mai hanno avuto la possibilità di diventare compagni. Da almeno vent’anni Luiz Nazario de Lima si fa gli auguri con Totti. Via etere, in campo o comunque attraverso i media. Si scambiano, da sempre, anche i complimenti. Si vogliono bene e si capiscono. Peccato che il brasiliano, ormai da 5 anni, si è fatto da parte. Gli infortuni lo hanno steso. Ko dolorosi e definitivi. Ha fatto in tempo a vincere il mondiale (2 volte), il Pallone d’oro (altre 2), la Coppa America (ancora 2), più titoli e coppe nei club sudamericani ed europei (Olanda, Spagna e Italia). Oggi dispiace che sia solo manager e anche sovrappeso. Ma, dedicandosi ai giovani, potrebbe tornare decisivo.
ANNATA DA COLLEZIONE Ronaldo e Totti sono pure i simboli della Grande Famiglia che mette insieme i quarantenni del calcio: Alessandro Nesta, Andryi Shevchenko, Clarence Seedorf, Patrick Vieira, Michael Ballack, Emerson Ferreira, Alvaro Recoba, Mauro German Camoranesi, Patrick Kluyvert, Fernando Morientes, Ruud Van Nistelrooy e Ivan Ramiro Cordoba. E anche altri italiani: da Massimo Oddo a Simone Inzaghi, entrambi già allenatori in A, rispettivamente con il Pescara e la Lazio, ma entrati in scena dopo Andrea Stramaccioni che, finite le esperienze con l’Inter e l’Udinese, è andato a guidare il Panathinaikos. E con loro pure Marco di Vaio, Davide Di Michele, Bernardo Corradi, Domeico Morfeo, Cristian Brocchi, Nicola Legrottaglie e, perché no, Simone Loria.
SFIDA CAPITALE Rivale, amico e anche compagno. Alessandro Nesta è già quarantenne dal 19 marzo, ma ha smesso ormai da quasi due anni. Il suo palmares è abbondante: dall’Europeo Under 21 ai successi nelle sue due società italiane. Con la Lazio: scudetto (1), Coppa Italia (2), Supercoppa europea (1), Coppa delle Coppe (1) e Supercoppa italiana (1). Con il Milan: scudetti (2), Champions (2), Coppa del mondo per club (1), Coppa Italia (1), Supercoppa europea (2) e Supercoppa italiana (2). Con Francesco, invece, ha cominciato il suo lungo duello fin da bambino. Sempre derby, dalla nascita, cominciando nelle giovanili. Da grandi si sono sfidati da capitani e hanno vinto insieme il mondiale 2006 con la Nazionale di Lippi a Berlino. Ale si fece male durante l’avventura in Germania, limitandosi a essere protagonista solo nelle prime tre gare; Checco ci arrivò da convalescente, ma diventò decisivo con il rigore all’ultimo respiro contro l’Australia. Si sono separati solo quando Nesta lasciò il Milan, sofferente alla schiena, per trasferirsi in Canada per giocare nel Montreal Impact. Ha chiuso, però, la carriera, nel dicembre del 2014, in India, dove è sceso in campo solo tre volte con il Chennaiyin. Oggi allena il Miami: lì vive con al sua famiglia. E, restando nel gruppo degli amiconi e compagni di Totti, bisogna ricordare Traianos Dellas, campione d’Europa con la Grecia nel 2004 in Portogallo: a Trigoria arrivò nel 2002, chiamato da Capello. Il ciclope ha chiuso la carriera 4 anni fa nell’Aek e ha scelto anche lui di diventare allenatore.
RE DI COPPA Clarence Seedorf, prima di ritirarsi 2 anni fa, ha vinto il campionato Carioca nel 2013 con il Botafogo, 21° titolo conquistato in 5 club diversi e in 22 anni di carriera. Ma più che per gli scudetti e le varie coppe, è lo specialista della Champions: 4 successi con 3 club (2 con il Milan, 1 con l’Ajax e 1 con il Real). Da allenatore in campo si è ritrovato subito in panchina. Al Milan anche per il rapporto privilegiato che ha sempre avuto con Berlusconi. Oggi guida lo Shenzen in Cina.
COSA FARE DA GRANDE Giovedì spegnerà le 40 candeline anche Andriy Shevchenko che, dopo aver detto basta 4 anni fa sfilandosi la maglia della Dinamo Kiev (la sua prima squadra di club in cui esordì nel 1992), ha provato a buttarsi in politica. Senza successo (solo l’1,58 per centro ottenuto alle elezioni parlamentari con il suo partito). Meglio il golf, l’hobby che gli ha fatto mettere in secondo piano il pallone già negli ultimi suoi anni con il Milan. Villa sul lago di Como con green privato e raffica di palline sparate in acqua. In rossonero segnò, dal 1999 al 2006, 127 gol in 208 partite. Oggi si è ripreso il mestiere, diventando ct dell’Ucraina. Ieri, invece, il compleanno di Michael Ballack che si è ritirato 4 anni fa e adesso pensa soprattutto al golf. Sono, invece, passate 5 stagioni dal ritiro di Patrick Vieira che ora fa l’allenatore del New York City di Pirlo.
TOP GOL Totti, anche perché unico quarantenne del nostro campionato ancora in attività, è in testa alla classifica dei marcatori del 76 in serie A: 250 reti. Dietro di lui, fermandoci alle prime dieci posizioni Di Vaio (142), Shevchenko (127), Di Michele (68), Recoba (65), Ronaldo e Seedorf (58), Corradi (56) e Morfeo (54), Simone Inzaghi (43), Camoranesi e Locatelli (34), Oddo (29).