Se dopo il Grande Fratello Vip aprisse «Casa Totti» telespettatori da tutto il mondo alzerebbero lo share del programma. Perché il 10 romanista i numeri non li fa solo in campo: Totti è un brand, un’industria di spot e una macchina da soldi. In carriera ha collezionato pubblicità come se fossero gol e non passa mai di moda nemmeno sullo schermo. Portava i capelli lunghi quando è comparso sullo slogan dell’istituto per la preparazione agli esami universitari: «Vieni al Cepu! Ci ho andato anch’io». L’errore voluto aveva provocato una divertente reazione a catena e le barzellette sul capitano hanno fatto ridere tutti: «Mi saprebbe recitare la poesia 8 marzo? Beh… 8 m’arzo, 8 e 15 faccio colazione, 8 e mezzo sto a allenamme a Trigoria!». Scherzi a parte, a 40 anni la sua giornata-tipo non è affatto cambiata e la sua popolarità è esponenzialmente cresciuta. Topolino, proprio in vista del suo compleanno, gli ha dedicato una lunga intervista e il fumetto della settimana dove il Pupone prende il nome di PaperTotti fornito di becco e piume. Non è la prima volta, una storia del 2008 lo vedeva «trattare» con Zio Paperone proprio per una pubblicità. L’anno scorso, per il 39°, era stata l’Atac ad omaggiarlo stampando dei biglietti raffiguranti il giocatore. Onore concesso solo a due pontefici prima di Francesco. Non il Papa, ma il capitano, rappresentato come un santo nella statua apparsa in uno spot di Sky Sport 5 anni fa.
Per il 10eLotto Totti ha vestito i panni del pilota d’aereo, del dentista e dell’agente segreto: è dal 2014 che dà i numeri sulle ruote del Lotto e non sono mancati i giudizi negativi per la sponsorizzazione al gioco d’azzardo. «Buongiorno è il vostro capitano che vi parla», partiva così l’avventura da pilota di Francesco, che continuava: «A che altezza siamo? “Undicimila piedi”. Pensa cos’avrei fatto io con undicimila piedi!». Gli basta un destro magico e un sinistro educato per deliziare quand’è sulla terra. Totti ha pubblicizzato in passato anche PartyPoker.it, Fiat, Pepsi e Vodafone. Nel settore sportivo è stato testimonial di Diadora e della Nike, con cui aprì un contenzioso nel 2004, prima della pace che ha portato al nuovo spot con la stella Nba Kobe Bryant. Il brand Totti è internazionale e paga tanto, anche se il fatturato del suo piccolo impero, formato da 7 società (la principale è la Number Ten), è calato da 4,2 a 3,1 milioni di euro nel giro di 12 mesi. Un brand così importante non poteva restare troppo a lungo senza gli «odiati» social network: Francesco, amante della privacy, si è deciso ad aprire oggi la sua pagina Facebook ufficiale. Se ne occuperà la sorella di Ilary, Silvia Blasi, e lui per una volta sarà testimonial di se stesso.