C’è tutto il mondo del calcio. Commosso, nel ricordo di Davide Astori. Una folla oceanica, silenziosa, ma anche pronta ad applaudire la delegazione della Juventus, rappresentata da Allegri, Chiellini, Buffon, Barzagli, Rugani, Pjanic e De Sciglio, arrivati direttamente da Londra. C’era pure Marco Van Basten, a rappresentare la Fifa e poi Emilio Butragueno, per il Real Madrid. Tutti in piazza Santa Croce nella Basilica omonima, per partecipare ai funerali del capitano della Fiorentina. Il toccante messaggio della Viola è toccato a Badelj: «Sei il fratello o il figlio che tutti avrebbero voluto avere. I tuoi genitori non hanno sbagliato nulla con te, neanche una virgola. Tu non sei come gli altri, tu sei il calcio, quello vero, quello puro dei bambini. Il nostro pensiero va a tua mamma e tuo papà, ai tuoi fratelli, a Francesca e alla Principessa Vichy. Sei stato un uomo con la u maiuscola e noi dovremo dirlo a lei. Tu sei luce per tutti noi».
Molto toccante pure l’omelia del cardinale Betori: «La vita ci è tolta dalla morte come una rapina, in tempi e modi imprevedibili…». Alla cerimonia presenti pure il ministro dello Sport Luca Lotti, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il commissiario Figc Roberto Fabbricini, il vice Alessandro Costacurta, l’ex ct Giampiero Ventura e tutti i rappresentanti di serie A e B. Infine, Giorgio Galanti, responsabile scientifico della Fiorentina ha precisato: «Davide non aveva nulla, né alcuna sindrome particolare. Lo dico perché due giorni prima della morte, Astori aveva effettuato un elettrocardiogramma nel quale non è stata rilevata alcuna alterazione strutturale importante». Tutta colpa di un destino crudele, dunque. Il feretro di Astori oggi sarà tumulato nella sua San Pellegrino Terme, dove la salma è giunta ieri sera accolta dall’applauso della gente.