La pace nel castello. Ieri sera Spalletti ha salutato e scherzato con Ilary Blasi. Ma facciamo un passo indietro. Il tecnico ha apprezzato molto il tweet di lunedì sera di Francesco Totti. Dopo una giornata piena di veleni, il capitano aveva deciso di ricomporre la frattura causata dalla intempestiva intervista di Ilary Blasy alla Gazzetta dello Sport. Al termine di lunghissime riflessioni, Francesco aveva deciso di diffondere il testo preparato nel corso della giornata. Un sottile equilibrismo per non fare fare una brutta figura alla moglie e nello stesso tempo per non urtare la suscettibilità di Spalletti e Pallotta. Così a mezzanotte in punto sono arrivati gli auguri del presidente da Londra e ieri il tecnico ha augurato tante belle cose al capitano, con due regali, per lui e per la sua signora, la cui ricerca era stata affidata a un antiquario. In mattinata, davanti alle telecamere di famiglia, Spalletti aveva detto: «Auguri Francesco per i tuoi 40 anni, sinceri dal profondo del cuore. Ho comprato la De Lorean, la macchina del tempo, così potrai scegliere quello che fare: se tornare indietro o andare nel futuro, tutto quello che desideri. La tua maglia è la 10, ma siamo fermi ora alla 9,9 perché sei uno splendido falso nueve. Con me su 167 partite hai segnato e mi hai fatto gioire per 99 volte, ti do come voto 9,9. Manca quel pezzettino lì, quel gol lì per arrivare insieme al 100 e al 10 come voto. Vediamo di farlo il prima possibile. Siccome è la tua festa, io volevo pensare anche alla tua splendida Signora, ho comprato un piccolo pensiero anche per lei. E’ un vecchio pezzo di Mia Martini, un grandissimo successo al quale ero io attaccato e lei me lo ha ricordato e mi ha dato una grandissima gioia. Mia Martina, Piccolo uomo». Pungente Spalletti, ha fatto riferimento con una bellissima canzone alle parole che Ilary aveva usato nei suoi confronti.
TRA GLI ULTIMI – Il tecnico è arrivato alle undici della sera al Castello di Tor Crescenza (che è stato dissequestrato da poco, da quando è stata sanata la posizione dal proprietario), in una utilitaria, accompagnato dal figlio più grande Samuele, tifosissimo della Roma e di Totti. Il tecnico non ha rispettato il cerimoniale. E’ arrivato in giacca scura e maglietta. Prima di entrare nel castello ha parlato con i giornalisti: «Totti è un genio, l’ho detto. Oltre a fare dei numeri impossibili ha creato questa nuova strada per chiunque. Questa nuova vita per chiunque faccia sport. Ma la sintesi è questa, per descriverlo. Posso capire quanta gente gli vuole bene dai tantissimi messaggi che ho ricevuto per portargli gli auguri. Tantissimi da parte dei bambini. «Se vai fai gli auguri a Francesco». Tutti messaggi carichi di affetto, che vengono soprattutto dal cuore».
IL SALUTO CORDIALE – Spalletti sorridente, disponibile, è sembrato pronto a chiudere l’incidente diplomatico con Ilary Blasi. Ha ingranato la prima dell’utilitaria per ripartire: «Il regalo a Francesco l’ho portato, a Ilary no. Quello era solo un gioco». Niente disco in vinile di Mia Martini. Ma parole di grande rispetto nei confronti del suo capitano. Appena entrato il tecnico ha salutato il festeggiato e con lui anche Ilary. Con molta cordialità come se niente fosse successo. Spalletti è rimasto a parlare con loro e con altri invitati. Sorridente, da uomo di mondo. Ci voleva Totti per sminare una situazione delicata. Quel tweet è stato un colpo di genio, come quelli che ancora gli riescono in campo.