«Abbiamo bisogno non tanto di quantità ma di qualità». In tutti i sensi. Eusebio Di Francesco è di fronte alla serata più importante della sua carriera di allenatore. Stasera la Roma si gioca l’ingresso nelle migliori otto di Champions League, dovendo recuperare la sconfitta 1-2 dell’andata contro lo Shakhtar Donetsk. Serve una grande serata e Di Francesco parte dall’aiuto che chiede ai tifosi romanisti. Un tempo un ottavo di finale di Coppa Campioni avrebbe riempito lo stadio e scatenato, semmai, la caccia ai biglietti che non si trovavano. Adesso sarà difficile arrivare anche a 50.000 spettatori, mentre Milan-Arsenal di Europa League, per fare un esempio, ne ha fatti 72.821. Di Francesco, sul tema, è bravo a fare il giusto distinguo: «È cambiato qualcosa, siamo cambiati anche noi. C’è il mondo social, ci sono le televisioni e dobbiamo essere bravi noi a trascinare la gente allo stadio. Credo sia una questione di cultura generale che si lega a un discorso complessivo. Abbiamo bisogno della qualità della gente. Anche se sono 40.ooo, 50.000 o 60.000, è la percezione che conta. Sarà importante applaudire anche dopo un passaggio sbagliato e dare un aiuto ai calciatori. Abbiamo bisogno di qualità e non di quantità».
La stessa qualità, naturalmente, la devono mettere i giocatori in campo e l’allenatore nelle scelte: «In tante gare non abbiamo dimostrato la giusta continuità. Stasera non possiamo sbagliare: servono almeno 75 minuti fatti bene. Davanti avremo una squadra forte, ma noi abbiamo il desiderio di passare il turno e, per fare questo, non possiamo accontentarci di giocare bene soltanto un tempo come è successo all’andata o contro il Torino». La squadra sarà quella dei «titolarissimi»: rientrano Dzeko e Fazio, che erano squalificati contro il Torino, escono Schick e Juan Jesus. Perotti sarà titolare al posto di El Shaarawy. Fine del turnover. In conferenza stampa, con l’allenatore, c’era anche Alessandro Florenzi: «Il rinnovo di contratto? Penso solo al presente e il presente è la partita con lo Shakhtar».