È stato il grande protagonista della serata, lo aveva previsto Di Francesco, che lo aveva caricato alla vigilia con parole di stima sincera. Edin Dzeko è così, non sbaglia i grandi appuntamenti, può sbagliare qualche gol nelle partite facili, ma quando c’è da dare qualcosa in più lui c’è sempre. Il suo gol apre alla Roma le porte dei quarti di finali di Champions, la squadra di Di Francesco è tra le prime otto d’Europa e venerdì conoscerà il prossimo avversario. Di Francesco gli ha concesso la standing ovation, sostituendolo a un minuto dalla fine. Gli applausi dei tifosi lo hanno reso felice: «Li meritavamo tutti, perché tutti abbiamo fatto la nostra parte, siamo arrivati ai quarti meritatamente». Dzeko vive sensazioni nuove, a gennaio poteva andare via, ma ha scelto di restare qui. E ora vuole vincere con la maglia giallorossa: «Io non volevo andare via, tutta la stagione si prepara per giocare partite così. Andare avanti e affrontare le squadre più forti è un grande orgoglio per noi». Edin non pone limiti per la sua Roma: «Non penso a chi possiamo incontrare, ce la giochiamo con tutti. Siamo tra le otto più forti, vuol dire quindi che siamo forti anche noi».
RECORD PERSONALE – Ha finalmente conquistato tutti, anche i più scettici, questo è un gol che pesa e che sarà ricordato. Un gol che fa sognare i tifosi della Roma, pronti a mettersi in viaggio per l’Europa per i quarti di finale. Ieri Dzeko ha raggiunto il suo record personale di gol in Champions League. L’attaccante bosniaco ha sbloccato il match con lo Shakhtar Donetsk all’inizio del secondo tempo, realizzando il suo quarto gol stagionale in Champions League. Con questa rete ha eguagliato il suo primato personale che risale ai tempi del Wolfsburg: nel 2009/10, alla sua prima partecipazione nella massima competizione continentale, Dzeko mise a segno quattro reti, che resta finora il suo migliore score in Europa (anche nel 2008/09 realizzò 4 reti, sempre con il Wolsfburg nell’allora Coppa Uefa).
RISCATTO – Dzeko si era preparato per farsi trovare pronto in questa partita. Con un’ammonizione intelligente aveva rimediato un turno di squalifica contro il Torino, per riposare in vista dello Shakhtar Donetsk. All’andata non era riuscito a segnare, aveva mandato in gol Ünder, ma era servito a poco. Ieri Dzeko è stato determinante non solo con il gol, ma anche perchè nella ripresa ha costretto Ordets a un fallo da espulsione, dopo essergli andato via di prepotenza. E lo Shakhtar è rimasto in dieci. Adesso viene il bello. Dzeko vuole vincere con la Roma. Dopo un periodo di appannamento è tornato. A gennaio trovarsi sul mercato gli ha tolto un po’ di serenità, ma ormai è tutto alle spalle.