Alisson, portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista alla rivista “Undici” (numero 20). Ecco un’anticipazione di quanto ha raccontato su di lui, e non solo…
Che anno è stato quello scorso? “E’ stato un anno di attesa, mi aspettavo di giocare di più ma non ho mollato in nessun momento, mi sono allenato forte. Da Spalletti ho anche imparato a guardare la giocata prima di ricevere il pallone, quindi a giocare meglio con i piedi. Così so già cosa farò”.
Che allenatore è Di Francesco? “Di Francesco è un uomo intelligente e ha molta voglia di vincere, come me. E’ una virtù che mi piace, sono contento che il nostro capo sia quello che vuole vincere più di tutti”.
Descrivici il ruolo del portiere… “E’ un ruolo che attrae quelli bravi. Un portiere per essere moderno deve avere personalità, posizionamento, concentrazione e soprattutto deve saper leggere in anticipo. Da portiere devo pensare che il mio compagno sbaglierà, per stare sempre pronto e non restare sorpreso. Io cerco di prendere le caratteristiche di più portieri e adattarle a me”.
Pensavi di diventare il titolare del Brasile al Mondiale? “Non lo immaginavo ma l’ho sognato sempre, grazie a quella frase di mio padre: “Pensa in grande e sarai grande”. Fin dalla prima partita, mi sono messo in testa di diventare uno dei portieri più grandi della Nazionale brasiliana. Io so di non essere perfetto. Per questo a volte lavoro anche troppo, mi rimprovero molto. La pressione interna, mia, viene prima e mi pesa più di quella esterna, che in passato soffrivo un po’. Ora da quella mi sento pronto a difendermi, mi sento pronto a gestire le mie emozioni, la responsabilità. So che posso reggere grazie all’esperienza di questi anni e grazie al lavoro”.
Cosa fai prima delle partite per studiare gli avversari? “Guardo le partite degli avversari e le loro caratteristiche, prima di affrontarli. Il giorno della partita mi concentro sulla mia prestazione. Guardo i video, le parate che ho fatto e perché le ho fatte cosi’. Punto molto sulla concentrazione. Nello spogliatoio, poi, immagino la partita che sarà”.