«Le riserve di 11 lupi sono altrettanti lupi, esce un lupo entra un lupo». Chiudi gli occhi e pensi che stai ascoltando Garcia. Poi però, non serve nemmeno riaprirli perché l’accento toscano di Spalletti è inconfondibile. Alla vigilia del match con l‘Astra Giurgiu, il tecnico torna a parlare dopo un inizio di settimana dove si è discusso di tutto meno che della sconfitta col Torino. Dalle parole di Ilary Blasy al compleanno di Totti, Lucio ci tiene ad aggiungere anche lo striscione (‘Rispetto per mister Spalletti‘) apparso l’altra notte vicino al Colosseo: «In quelle parole c’è la sintesi di tutto. E’ un messaggio di sostegno che mi fa enorme piacere. È una riflessione, una lettura, è un richiamo a quello che si vuole fare. Basta giochini o attenzione verso situazioni che non portano il beneficio della Roma. Si chiede unione, più giocate, più coesione e rispetto per la Roma. Noi dobbiamo fare risultato, siamo la Roma».
GIUSTIFICAZIONI E CONTRADDIZIONI – Senza che nessuno gli chieda nulla, motiva il fatto del perché le doppie sedute sbandierate dopo il ko di Torino come panacea lavorativa, siano all’improvviso venute meno: «Voglio approfondire senza andare a caricare la squadra dal punto di vista fisico e di testa. Si è stati in campo molto e si è fatto l’allenamento. Nelle 36-48 ore prima della gara bisogna alleggerire quello che è il carico, sennò si rischia di far male». Poi nel tentativo di smarcarsi da una considerazione che lo vede «troppo buonista», scivola in una palese contraddizione: «Ho scelto questi giocatori, questa è e sarà la mia squadra. Qualsiasi brutto risultato dipenderà da me, non da loro. Credo in questo gruppo. Ha delle qualità professionali calcistiche, di giocate e qualità mentali». Tre giorni fa aveva invece parlato apertamente di «menti un po’ malate che pensano che gli eventi vadano da soli nella direzione giusta, senza metterci niente, solo perché ci chiamiamo Roma. So cosa bisogna fare e con chi ho a che fare. Così non si va più avanti, cambierò». Modificherà qualcosa anche nella formazione di questa sera: «Certamente, anche perché c’è un’altra gara ravvicinata. Si parla di turnover ma chi giocherà è sempre figlio della Roma. Alisson è un portiere forte e ci sarà spazio per Paredes». Anche Gerson spera in una chance. L‘Astra Giurgiu non sembra essere un ostacolo insormontabile ma Lucio mette in guardia: «C’è questo centravanti, Alibec (ex Inter nel 2009-10, ndc), che è molto interessante. Pare abbia firmato per la Steaua. Hanno vinto le ultime 2 partite quindi hanno entusiasmo mentale e di conseguenza fisico». Tutto vero. Non va però dimenticato che Alibec e compagni sono terzultimi nel campionato rumeno.