Lei lanciò Florenzi come esterno…
“Lo avevo visto in Primavera, io lo presi come centrocampista centrale. Poi per vicissitudini, per problemi di infortuni, lo schierai sul lato contro il Lecce di Di Francesco, Quel giorno aveva sulla propria fascia un avversario scomodissimo come Di Michele, ma, nonostante nonostante la presenza dell’ex giocatore dell’Udinese, fece una gran partita. Ogni allenatore vorrebbe avere un elemento della duttilità di Alessandro”.
Il ruolo di centrocampista, paradossalmente, è il ruolo che ha ricoperto meno in carriera… “È vero, ma Alessandro è uno che dà agli allenatori una disponibilità totale e per noi tecnici è importantissimo avere un giocatore del genere”.
Che idea si è fatto di Di Francesco allenatore della Roma? “È un grande allenatore, ha sempre dimostrato di far giocare le proprie squadre con i suoi principi. Non è un integralista, non gioca con un solo modulo, non dà mai un riferimento agli avversari e su questo è bravissimo”.
Che sensazioni ha sulla Roma? “L’altra sera era proprio all’Olimpico per vedere la gara contro lo Shakhtar, forse i giallorossi hanno perso tanti punti in campionato, ma con questa Juventus non è facile. A Napoli, ad esempio, la Roma ha fatto una grande gara, perchè ha tanta qualità”.
Le insidie di domenica col Crotone? “È un ambiente molto sano, sereno. La Roma deve scendere in campo con tante motivazioni, perchè non è facile giocare allo Scida. Probabilmente i giallorossi saranno stanchi, sicuramente servirà gente con gamba e con entusiasmo per ottenere il massimo in Calabria. La vittoria con lo Shakhatr, tuttavia, sarà stata tonificante per gli uomini di Di Francesco”.
Che tipo di allenatore è Walter Zenga? “Onestamente quello che so di Walter è che è un tecnico che sa portare entusiasmo, dà fiducia, è un trascinatore. Non l’ho mai visto lavorare sul campo, quindi non saprei rispondere, ma le sue squadre provano sempre a giocarsi la partita senza paura”.