Tre spagnole, due inglesi e altrettante italiane, una tedesca: un’urna così non si era mai vista. Per la prima volta i campionati europei più importanti sono tutti rappresentati in quelli che si preannunciano come i migliori quarti di finale della storia della Champions League. Per la Roma esserci è un privilegio che si è meritata, ora viene il difficile, di più, l’impossibile, ma una buona pesca potrebbe tenere vivo il sogno. A mezzogiorno l’Uefa scoprirà le carte davanti a Monchi e Totti, otto i bussolotti da aprire senza restrizioni, sono ammessi i derby e non esistono teste di serie, solo giganti d’Europa da cui provare a tenersi alla larga. Le squadre estratte per prime giocheranno l’andata (3 o 4 aprile) in casa e il ritorno (10 o 11 aprile) in trasferta. Le istruzioni sono chiare, i guai dietro l’angolo, perché le possibili avversarie dei giallorossi si chiamano Real Madrid, Bayern Monaco,Manchester City, Barcellona, Liverpool, Siviglia e Juventus, quattro mostri sacri, due rivali storicamente sfavorevoli e un inedito che tira in ballo il cuore.
L’ex club del diesse Monchi, ma anche di Fazio e Perotti, è l’unico mai incontrato dalla Roma in campo internazionale, ma solo in amichevole (la più recente lo scorso agosto, 2-1 per gli spagnoli). Di Francesco nei 10 scontri diretti con l’amico Montella è riuscito ad avere la meglio solo in 3 occasioni. Valverde l’ha sfidato col Sassuolo e una volta è riuscito a batterlo, ma ora allena Messi e non può essere la stessa cosa. Il Barcellona, stando ai numeri, è l’avversario contro cui la Roma se l’è giocata di più (4 precedenti, 1 solo ko) e tutti ricorderanno il gol da metà campo di Florenzi nel pari all’Olimpico ai gironi del 2015-16. Non sono piacevoli invece i ricordi legati al Bayern Monaco, capace di infliggere ai giallorossi la sconfitta più pesante dellaloro storia, al pari del Manchester United: 7-1 dolorosissimo.
Il Real Madrid è la squadra più sfidata in Europa dai giallorossi, che sono riusciti a spuntarla 3 volte su 10. Indimenticabile l’impresa del 2008, il 4-2-3-1 di Spalletti con Totti falso nueve eliminava il Real di Schuster che teneva in panchina un certo Higuain. Il bomber della Juventus è un altro incubo da evitare, il derby tricolore ai quarti penalizzerebbe l’Italia e raddoppierebbe le pressioni. Il Liverpool che fece venire il complesso dei rigori al club di Trigoria sfilandogli da sotto il naso la Coppa dei Campioni è paradossalmente una delle migliori pescate possibili. Anche se segna più gol di tutti, 28, persino più del City di Guardiola, ingiocabile. Oggi a Nyon si sorteggia il futuro, con un occhio al calendario della A: Roma e Juve non giocheranno lo stesso giorno in Champions (a meno che non siano una contro l’altra) e Di Francesco spera di fare l’andata di mercoledì, cosa che potrebbe far slittare la successiva sfida con la Fiorentina dalle 18 alle 20.45 di sabato, dopo il ritorno c’è il derby della capitale, che potrebbe giocarsi domenica 15 aprile in notturna.