Alcuni cacciatori di selfie si sono spinti fino all’aeroporto di Lamezia Terme, immaginando di festeggiare la Roma come lo scorso anno. Non sapevano che stavolta la squadra era atterrata a Crotone, perché lo scalo era stato riaperto ai voli privati. In compenso, per non restare senza un ricordino giallorosso, qualcuno ha chiesto la foto ai ragazzi dell’Under 17, che viaggiavano su un aereo di linea ieri pomeriggio per la partita del loro campionato. Un centinaio di tifosi, molti dei quali bambini, ha piantonato anche l’albergo della squadra, appena fuori dalla città sulla statale jonica, incassando i sorrisi all’arrivo di Eusebio Di Francesco.
CARICA – Nei pensieri dell’allenatore, ma anche dei giocatori, non può non affacciarsi la prospettiva Barcellona. Però l’attualità è per certi versi più importante, per una squadra che ha vinto 15 delle ultime 20 partite di Serie A giocate in trasferta e che non può fermarsi quaggiù, in fondo allo Stivale. «Per restare in Champions League e giocare altre grandi partite come quella che ci attende a inizio aprile – ha spiegato Di Francesco in conferenza stampa – non possiamo distrarci, anche se è normale che si parli un po’ del Barça. Ma la nostra Champions passa da Crotone. In molti pensano che sia facile vincere su questo campo invece non sarà così. L’ho detto ai giocatori, facciamo attenzione senza guardare troppo avanti. C’è un terzo posto da difendere e per questo utilizzerò la formazione che mi sembra più adatta al momento». Ci saranno almeno 5 novità rispetto alla partita con lo Shakhtar: Di Francesco, riscoperto il turnover, auspica «un gol di El Shaarawy, che sta lavorando per tornare decisivo come a inizio stagione».
SPENSIERATEZZA – I media spagnoli hanno considerato semplice il sorteggio Roma per il Barcellona. Di Francesco risponde con garbo: «Anche noi siamo contenti di a rontare la squadra più forte del mondo e il giocatore più forte del mondo. Per noi è motivo di orgoglio essere arrivati ai quarti di Champions League, in molti vorrebbero trovarsi al nostro posto… Vivremo questa doppia sfida con umiltà ma anche con positività». Avendo raggiunto questo grande obiettivo, Di Francesco dimentica i rimpianti per la corsa-scudetto: «E’ inutile tornare indietro. Continuo a credere che Juve e Napoli abbiano qualcosa in più di noi, come dimostra la classifica. Quello che dispiace è il distacco: non doveva essere così ampio rispetto alle nostre potenzialità. Ma considerando il nostro cammino in Europa, magari perdere qualche partita ci è servito per alimentare il nostro orgoglio e le nostre motivazioni».
CRESCITA – L’ingresso nella top eight europea d’altra parte aiuta la società sul piano finanziario: con i lauti ricavi della Champions, la Roma potrebbe non essere costretta a vendere un calciatore di primissimo piano entro la scadenza del bilancio. Di Francesco sposta l’argomento su un tema collaterale: «Non mi piace fare i conti in tasca al mio club. Poi è chiaro che se ci sono più soldi io ne sono felice. Mi interessa però più il fatto che questa vetrina europea serva come spinta per i grandi giocatori a venire alla Roma. Comunque ne parleremo più avanti, ci restano altre due partite da giocare in Europa e le onoreremo con fierezza».