Il Capodanno, le polemiche, la Cina. Tutto alle spalle, tutto buttato via proprio come si fa la notte del 31 dicembre con le cose che non servono più. In quella notte Radja Nainggolan ha incrinato il suo rapporto con la Roma a causa dei video social pubblicati su Instagram che lo ritraevano ubriaco e blasfemo. Qualche giorno dopo sono arrivate le voci (concrete e confermate in Cina) di un suo trasferimento al Guangzhou di Cannavaro. Ora però il Ninja ha rialzato la cresta (anche se pure quella è stata tagliata via) e nelle ultime settimane si è ripreso la Roma. Domenica allo Scida il belga è tornato al gol che ha chiuso la partita, interrotto 4 mesi di digiuno e soprattutto coronato un mese d’oro per lui. Un’assenza così lunga dal tabellino dei marcatori non gli capitava da più di due anni, quando nella stagione 2015/’16 iniziò a segnare da gennaio, contro il Verona, alla prima di Spalletti sulla panchina giallorossa. Che avesse cambiato marcia in questa stagione lo si era intuito proprio a Verona nella vittoria striminzita per 0-1. Ma è dalla trasferta di Udine che anche i numeri gli danno ragione.
Nelle ultime 5 di campionato Radja ha servito anche 4 assist vincenti (è già a 8, con Spalletti in tutta la stagione ne collezionò 7). E ha aiutato con la solita grinta la Roma a prendersi i quarti di Champions. Un risultato inedito pure per lui che gli permetterà di affrontare Iniesta, uno dei suoi idoli. Basta polemiche sul ruolo, basta frecciate social (ieri ha pubblicato una foto in cui festeggiava il ritorno al gol con famiglia e amici in un ristorante giapponese del centro). Nainggolan ha capito il gioco di Di Francesco. E non è un caso che la Roma sia tornata a vincere con continuità da quando il belga ha ricominciato a macinare chilometri come un anno fa. Ed Eusebio ha capito come farlo rendere al massimo, lasciandolo spesso libero di “interpretare” quel 4-3-3 che alcuni senatori non digerivano a inizio stagione. Il rapporto tra Radja e il tecnico ora è ottimo. Ed è tornato il sereno pure con il ct Martinez che ha deciso di convocarlo per l’amichevole contro l’Arabia Saudita del prossimo 27 marzo. Insomma pure il Mondiale col Belgio ora non è più un miraggio, a patto che Nainggolan mantenga adeguato il doppio rendimento: quello in campo e quello fuori. La Panini ne è sicura tanto che ha inserito la figurina del centrocampista nelle pagine dei 17 convocati del Belgio.