Risuona l’inno della Champions League e, per la Roma, l’eco la farà la cornice dei centomila del Camp Nou di Barcellona. Una gara suggestiva quanto proibitiva per la Roma di Eusebio Di Francesco, che con merito si è guadagnata la possibilità di giocare un quarto di finale di Champions League, contro il Barcellona di Valverde e Messi che in questa stagione sta lasciando solamente le briciole ovunque passi. 52 gare giocate tra campionato, Champions League e Copa del Rey; 40 vittorie, 11 pareggi e una sconfitta. 108 gol segnati e 19 subiti. Numeri impressionanti che mettono la Roma di fronte a una vera e propria corazzata.
“Il nostro sogno è quello di fare qualcosa di straordinario […] Vogliamo continuare a sognare”, ha dichiarato Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa pre-gara al Camp Nou. Per la Roma una partita del genere non è, purtroppo, l’ordinario e l’avversario non è di certo il migliore da affrontare. Per questo motivo in campo servirà spensieratezza, per osare la giocata in più, ma senza mai retrocedere dal proprio credo tattico, unico cardine su cui poggiare una prestazione che può trasformarsi in un’impresa.
Come sempre, poche le indicazioni dell’allenatore sulla formazione che si presta a pochi interrogativi se non sulla catena di destra. I centrali davanti ad Alisson saranno Fazio e Manolas; la fascia sinistra sarà coperta da Kolarov e Perotti. A destra gli unici dubbi: quasi certo l’impiego di Florenzi da terzino con Gerson, El Shaarawy e Defrel, che però non ha i novanta minuti nelle gambe, a giocarsi l’altra maglia. Non è escluso l’impiego di Bruno Peres terzino e Florenzi sulla linea degli attaccanti per un atteggiamento più “coperto”. Dato per certo il recupero di Nainggolan, il belga affiancherà De Rossi e Strootman in mediana. Terminale offensivo Edin Dzeko.
Questo l’undici che andrà a controbattere Messi e compagni, cercando di non rimanere soffocati dal primo pressing del Barcellona, accettando spesso l’uno contro uno in ogni parte del campo, per creare quella superiorità numerica che può risultare decisiva. Per farlo serve molta personalità e la spensieratezza che professa Eusebio Di Francesco.
La Roma deve giocarsela contro il Barcellona di Messi e Iniesta, per provare che il palcoscenico dei quarti di finale non è stata una casualità e che anche i marziani possono essere messi in difficoltà. Per fare tutto questo, però, alla Roma servirà una partita perfetta, che comunque, di fronte ad avversari di questo calibro, potrebbe anche non bastare.