L’ex attaccante giallo-rosso Gautieri ha parlato della sfida di domani tra Roma e Fiorentina.
Che Roma si troverà di fronte la Fiorentina domani, a metà tra le due sfide di Champions con il Barça? “Conoscendo Eusebio Di Francesco, sicuramente la Roma non sarà distratta, è consapevole in questo momento di aver perso una partita a Barcellona pur facendo un’ottima prestazione, poteva finire diversamente per me. Però domani sarà una gran bella partita perché si affrontano due squadre in forma. La Fiorentina è in un momento spettacolare ma non avevo dubbi sulla gestione perché Pioli è un bravo allenatore, che ho avuto modo di vedere all’opera”.
Si aspettava questo tipo di reazione da parte della Fiorentina dopo la tragedia di Astori? “Penso che questo sia un gruppo forte, perché quello che è successo ci ha segnato tutti, non era facile rialzarsi. Chi viveva quotidianamente con Astori poteva lasciare qualcosa per strada e invece sono stati forti: bravo Pioli, esemplare la società e poi grande la tifoseria viola, che vive la squadra come fosse un figlio, a stringersi intorno al loro dolore. Oggi è diventato un gruppo solido e questo è molto importante. La Fiorentina vince perché è forte ed è allenata bene, in questo momento sta facendo qualcosa di straordinario, non era scontato dal punto di vista psicologico”.
Questo spirito può colmare il gap tecnico con la Roma? “La Roma resta favorita ma le partite vanno sempre giocate, si parte dallo 0-0 ovviamente. Non so se la squadra giallorossa potrà avere vita facile, la Fiorentina è in salute, gioca un ottimo calcio, nelle due fasi. La Roma ha qualcosa in più ma dovrà sudare per vincere la partita, sapendo che sulla carta è favorita ma che non ci sarà nulla di scontato”.
Fuori Chiesa e Under: mancherà un po’ di talento ma chi ne risentirà di più? “Perdono entrambe per il semplice motivo che sono tra le poche squadre ad avere esterni offensivi, perché spesso lì vengono adattati dei giocatori. La Fiorentina ha un calciatore straordinario come Chiesa, che per me può diventare tra i più forti d’Europa, per la gamba, il dribbling, la personalità, mancava da tanti anni qualcuno in quella posizione a livello italiano. Sono due giocatori che creano superiorità numerica e finalmente vengono fatti giocare anche in serie A”.
Consiglierebbe a Chiesa di proseguire ancora a Firenze la sua crescita? “Chiesa ha la fortuna di avere un padre come Enrico che è stato un giocatore straordinario e ha fatto parte di questo mondo. Chi meglio di lui, ex giocatore, gli può dare dei consigli. Federico sa sicuramente cosa deve fare, io gli potrei solo dire che ci sono tante società blasonate però prima di lasciare la Fiorentina bisogna pensarci due volte. Firenze è Firenze, sotto tanti aspetti. Per società, piazza, per tradizione, quello che gli dà la Fiorentina non glielo darebbero in tanti. Gli consiglio di crescere ancora un po’ a Firenze perché poi potrebbe fare davvero il grande salto”.