L’impresa ai confini della realtà si trasforma in beffa atroce al 93’, quando Benatia dà una tamponatina a Lucas Vazquez, trasformando il sogno della Juve in un incubo. E il martirio del Real Madrid in una fiesta. Al Bernabeu finisce 3-1, dopo lo 0-3 dello Stadium, grazie a un contestatissimo rigore sul gong di Cristiano Ronaldo. Miracolo sportivo soltanto sfiorato, 24 ore dopo quello della Roma contro il Barcellona. Finale amarissimo per Buffon, che si becca un rosso per proteste all’ultimo valzer in Champions, imitando in un certo senso Zidane, espulso alla sua ultima recita con la Francia, al Mondiale del 2006. Andrea Agnelli commenta con rabbia: «Abbiamo una serie di Paesi che hanno implementato il Var, un processo che dovrà essere portato avanti anche in Champions League. C’è la tecnologia, perché non utilizzarla? Avevamo ampiamente meritato i supplementari. Le squadre italiane sono spesso colpite in maniera quasi scientifica».
Resta l’orgoglio ferito di Allegri per una Juve praticamente perfetta: «Dobbiamo essere più forti di questi episodi. Il risultato dell’andata aveva ingannato tutti, ma non me», dirà il tecnico. A una Juve a dir poco epica basta un’ora per ribaltare la frittata dello Stadium e per spostare i confini dell’irrealizzabile. «Non è possibile», twitta l’account ufficiale bianconero. L’avvio è davvero Juventus…iasmante: 76 secondi appena e il redivivo Mandzukic incorna l’1-0, 98 giorni dopo l’ultimo suo centro (in Coppa Italia). Il bis al 37’, dopo un gol giustamente annullato a Isco, porta ancora la firma di Mandzukic, che segna una doppietta al Bernabeu dieci anni dopo Del Piero. Il Real è piccolo così, patisce oltremodo l’assenza dello squalificato Ramos e della sua riserva Nacho.
La Juve, invece, troneggia. L’unico vero brivido per i bianconeri è la traversa nel finale di tempo di Varane. Nella ripresa il Real aumenta si fa vivo con CR7, ma a fare festa è Matuidi, che cala il tris sfruttando un goffo errore di Navas. Buffon esulta come un matto, prima di perdere il controllo nel finale-shock. «L’arbitro non ha capito proprio niente. Ma era sbagliata anche l’espulsione all’andata di Dybala – aggiunge Agnelli -. Rimane la grande prestazione della Juve. In bocca al lupo a Roma e Lazio». Chapeau.