A differenza di giovedì scorso, l’assemblea di LEga di oggi si scioglierà solo dopo il voto: la delibera riguarda l’assegnazione dei diritti tv del prossimo triennio, con Dazn che ha ormai battuto la concorrenza di Sky. Difficilmente però le votazioni porteranno all’assegnazione definitiva: occorrono 14 voti su 20. E la maggioranza oggi non c’è: lo scenario è quello di un’assemblea divisa, spacca, di nuovo in conflitto. A meno di clamorose sorprese, la giornata di oggi si concluderà con un nulla di fatto: una nuova è già in agenda per la prossima settimana, le offerte delle tv valgono fino al 29 marzo.
Ieri 7 club hanno scritto a Dal Pino chiedendo che l’assemblea di oggi affrettasse il voto, “senza indugio”. Firmatari Juventus, Lazio, Inter, Atalanta, Fiorentina, Napoli e Verona. Alla richiesta Dal Pino ha replicato: l’ordine del giorno dell’assemblea prevede già dibattimento e votazioni, non c’è bisogno di ulteriori sollecitazioni.
Il tema dei diritti tv si intreccia con la questione fondi, motivo reale dello stallo. Una buona parte dei club, 8 per la precisione (Torino, Roma, Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Sampdoria e Sassuolo) chiedono che i due argomenti siano affrontati contemporaneamente perché entrambi hanno a che vedere con l futuro del calcio italiano, con lo sviluppo del brand e con la disponibilità economica delle società. Da Cvc-Advent-Fsi arriverebbero 1,7 miliardi per il 10% delle quote, offerta che potrebbe essere ritoccata al rialzo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Gozzini