Tra i tanti argomenti di discussione dell’assemblea generale dell’IFAB (International Board), svoltasi oggi a Doha, il più importante (oltre alle cinque sostituzioni) è stato sicuramente quello relativo al fuorigioco semiautomatico.
Di cosa si tratta? È un sistema di monitoraggio tecnologico più avanzato a supporto del Var, che potrebbe fare il suo esordio al Mondiale in Qatar del prossimo novembre. È basato su telecamere dedicate ed il rilevamento tridimensionale dei giocatori, che ricordano il procedimento che avviene nei videogiochi e avvicinano sempre più il reale al virtuale.
Intorno al campo saranno posizionate ben dodici telecamere al fine di avere una visione totale su tutto ciò che accade all’interno del rettangolo di gioco mentre sarà compito dell’intelligenza artificiale, tramite un sistema speciale di tracciamento dello scheletro, monitorare 29 punti sul corpo di ogni giocatore in campo per valutare l’eventuale irregolarità.
E se il computer sarà in grado di definire il momento esatto in cui viene effettuato un passaggio, l’algoritmo sarà capace di stabilire in solo mezzo secondo l’effettiva presenza del fuorigioco. Il vantaggio più grande? Abbattere i tempi delle rilevazioni. Basteranno 20 secondi per le comunicazioni tra tecnologia e Var e tra Var e arbitro, che sarà sempre chiamato alla decisione finale.
FONTE: Il Corriere dello Sport
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