Lo sport si prepara a ritrovare i tifosi a partire da marzo. La morsa del virus allenta la presa e, in corrispondenza delle riaperture nei vari comparti, il governo prepara un graduale ampliamento delle capienze negli impianti: 100% di pubblico negli stadi e 75% nei palazzetti al coperto.
Un ritorno alla normalità con un significato anche simbolico, programmato proprio a due anni dall’inizio della pandemica. Il percorso verso la ripresa non è ancora stato ufficializzato, ma viaggia verso la definizione attraverso una tappa intermedia, in cui le capienze dal 1° marzo (2 e 3 in programma l’andata delle semifinali di Coppa Italia) tornerebbero sulle stesse soglie adottate lo scorso autunno, ovvero il 75% per gli impianti scoperti e il 60% in quelli chiusi.
Una fase transitoria di un paio di settimane, prima del semaforo verde definitivo, al centro dei colloqui intercorsi tra il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e il ministro della Salute Roberto Speranza. Una direzione confermata anche dalla nota diffusa dal titolare della Sanità – che si sarebbe espresso in maniera favorevole a una ripartenza completa – e dal sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui annunciano di lavorare “congiuntamente ad un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all’aperto e al chiuso.
Si lavora a un primo allargamento, a partire dal primo marzo, che porterà al 75% e al 60% il limite delle capienze rispettivamente all’aperto e al chiuso. Per poi proseguire con le riaperture complete qualora la situazione epidemiologica Covid-19 continuasse il suo trend di calo”.
FONTE: Il Tempo – F. Cicciarelli