(MEDIASET) “Quello che mi interessa è che la vittoria di oggi è fondamentale perché ci dà maggiore consapevolezza. Ho visto tanta manovra da parte della squadra, delle ottime giocate ma peccato per il gol preso, perché a livello psicologico è importante per la difesa, però sono soddisfatto per la crescita della squadra”.
La squadra ha appreso i suoi meccanismi? “Presto parlarne, nel calcio si cambia idea dopo ogni partita. Devo dare continuità al nostro lavoro, ora c’è maggiore consapevolezza e predisposizione al sacrificio, il concetto principale della squadra è il collettivo e si deve lavorare nelle due fasi in una certa maniera”.
Il gol subito, poca pressione sull’avversario. Può essere un difetto da correggere? “Sicuramente. Peccato di aver preso gol su una palla in profondità, non avevamo concesso nulla fino al 90′, era una palla facilmente leggibile”.
Nainggolan e la sua posizione quasi da trequartista, una cosa che faceva anche l’anno scorso. Un qualcosa di naturale o lo ha chiesto lei? “Non voglio dare vantaggi agli altri ma sicuramente lui ha qualità nell’inserirsi tra le linee. Gli chiedo di alternarsi con Strootman, lui si muove meglio tra le linee”.
Cosa è cambiato in Dzeko? “Quello che gli ho detto in privato resta tra me e lui. I gol li ha sempre fatti, gli avevo chiesto un atteggiamento differente e lo sta facendo. Sta crescendo in condizione e convinzione”.
Quanto ti senti comodo in queste pressioni? “C’è sempre scetticismo, non capisco da dove derivi. E’ fondamentale capire cosa chiede un allenatore. Io sono serenissimo, ho affrontato le difficoltà con serenità”.
El Shaarawy? “E’ uno dei titolari, Stephan non si è allenato per tanto tempo e sta ritrovando condizione. E’ uno tra i più bravi ad attaccare la profondità. Nel mio modo di giocare è l’attaccante ideale”.
(SKY) 69 tiri nelle ultime tre partite… livelli ottimali? “Non mi accontento mai, mi sarei aspettato qualche gol in più per quello che abbiamo creato. Oggi ho visto crescita di tutti nella qualità della manovra, peccato solo per il gol nel finale e per non aver concretizzato tutta la mole di gioco che abbiamo fatto.”
La prova di Perotti? “Ottima, grande disponibilità, ha fatto a destra quello che fa sempre a sinistra. Tende anche a destra a venire tra le linee e questo non mi dispiace. È un ragazzo che ha grande disponibilità, grande sacrificio e grande forma fisica anche.”
La cosa più interessante è stato il ritmo… “Condivido pienamente. L’analisi spesso avviene su transizione, quando si ruba palla vicino alla porta avversaria. Abbiamo lavorato su questo, faticando anche per problemi di condizione. Adesso c’è maggiore consapevolezza e ci si crede maggiormente. Questi risultati aiutano i ragazzi a far capire che a me piace una squadra che corre in avanti, che lavora sulla palla e non sull’uomo e questo fa la differenza per creare tutte queste situazioni.
Crede che Florenzi possa diventare terzino della nazionale? “Ha grandi mezzi, la qualità migliore è la gestione della palla e la capacità di saper leggere se è a 80 metri dalla porta avversaria o vicino alla sua, a differenza degli altri sa agire e sa leggere le situazioni in fase offensiva in maniera differente. Dove deve lavorare, glielo dicevo anche a fine partita, è nell’uno contro uno difensivo, dove a volte tende a portarsi l’uomo un pochino più dentro l’area e non affrontarlo, su questo si può lavorare. E’ un giocatore che ricordiamo avere una condizione fisica intorno al 60-65%, acquisendo maggiore condizione riuscirebbe anche ad accorciare maggiormente gli avversari quando attaccano.”
Se dovesse trovare un neo sono le palle gol concesse? “In difesa bisogna lavorare di più… Se tiriamo 30 volte si possono concedere 4-5 tiri, quando accorci ed aggredisci si possono sbagliare i tempi di pressione, ci può stare. Ma se crei così tanto, hai la capacità di giocare in avanti, verticalizzare… La fase difensiva è migliorata ancora di più rispetto a quella offensiva perché la squadra lavora più insieme, come collettivo, rimane spesso corta e aggressiva in avanti quando deve.”
La Roma ha spazzato via i dubbi. Cosa non è impossibile per Di Francesco? Dove può arrivare la Roma? “Continuando a vincere e a spazzare i dubbi. Con gli atteggiamenti giusti, per essere una grande squadra dobbiamo migliorare, ma siamo sulla strada giusta. La grande squadra il gol nel finale non lo prende, il mio pensiero non era fare il quarto gol ma non prenderlo. Dobbiamo avere la testa per 95′, su questo non transigo.”
(ROMA TV)
Una buona vittoria e un gioco che cresce per tutta la durata della gara… “Si peccato per il gol preso, però guardo gli altri minuti in cui la squadra ha espresso un ottimo calcio con consapevolezza e verticalità, con gestione, stiamo crescendo. Con tutti gli effettivi, senza parlare dei singoli, tutti quelli che ho messo in campo hanno sempre dimostrato una crescita anche a livello fisico.”
Nel secondo tempo ha potuto provare nuove soluzioni. E’ una Roma che dimostra di avere molte frecce al suo arco? “E’ un po’ una scelta iniziale che a volte può tendere a far giocare qualcuno un po’ meno ma per poter competere a certi livelli c’è anche bisogno di cambiare.”
La squadra appena molla la concentrazione qualcosa salta. E’ così difficile chiedere la massima concentrazione a questa squadra per i 90 minuti? “Condivido pienamente, questo è il passaggio di crescita e quello che voglio trasmettere a loro. L’unica cosa che ho detto all’intervallo non è stata di cercare il quarto gol ma di non prenderlo. Però mi è piaciuta la squadra anche a livello difensivo, non parlo a livello di linea, ma di blocco squadra, in cui spesso abbiamo lavorato in avanti accorciando ogni palla, cercando di creare grande pressione agli avversari che sono stati costretti a buttarla lunga.”
Contro l’Inter e in due occasioni oggi abbiamo preso gol per delle disattenzioni. Secondo te è così o è un problema di lettura delle situazioni da parte dei giocatori? “Non è solo l’attenzione, nel primo tempo Manolas ha staccato troppo su una palla di de Paul, su l’unica occasione che ha avuto Maxi Lopez, lì doveva giocare di più con l’uomo. In questo caso dovevano essere più bravi gli altri a coprire la porta e un centrocampista o un difensore a lavorare sul dischetto. C’è un aspetto tecnico tattico su cui bisogna lavorare.”
Grande pressing oggi… “D’accordissimo, fa la differenza. I calciatori sono stati molto bravi a risalire ogni volta con la palla insieme i terzini. Più c’è pressione sulla palla più c’è facilità di lettura per un difensore.”
Il centrocampo oggi ha giocato benissimo “Ottimo lavoro, è quello che io chiedo. Se una mezzala si apre l’altra deve lavorare dentro per non farsi trovare imbucati. Il lavoro è sempre migliorabile con quello che sto dicendo, Radja è bravissimo a lavorare sia tra le linee che in ampiezza.”
Strootman è in ritardo fisicamente? “Lui è in crescita su diverse cose. Si sforza tantissimo nelle cose che io sto chiedendo, magari era abituato a fare altro. Spesso si abbassa a prendere la palla ed è quello che non voglio, lui in questo momento legge molto meglio le situazioni e sta crescendo fisicamente. Non è ancora al top ma è un giocatore top.”
(CONFERENZA STAMPA)
Il gol subito nel finale? “Fa arrabbiare perché preso in una situazione di palla leggibilissima, siamo stati ingenui. Togliamo gli ultimi 2 minuti, la squadra ha disputato un’ottima gara sul piano del gioco, non posso che essere soddisfatto della crescita di questa squadra, tre gol sono anche pochi per la mole di gioco sviluppata.”
Crescita della Roma o avversari modesti? “Devo difendere il lavoro questi ragazzi, non è mai facile vincere, si dà tutto per scontato. Le partite vanno affrontate col piglio che sta avendo questa squadra. Il lavoro collettivo deve ancora migliorare, il desiderio di stare alti e prendere palla. Nonostante non aver rischiato nulla sulla profondità abbiamo preso gol. Le partite facili io non le conosco, le partite vanno portate a casa. Abbiamo fatto il nostro dovere, giocando un calcio di ottima qualità.”
Non potete sbagliare in Europa? “Secondo me siamo nati per cercare di vincere e far bene, non siamo qui a perdere tempo. E’ bello poter giocare per vincere e non per difendere, andremo a Qarabag, non è una partita facile per ambiente e squadra, hanno qualità davanti, magari non hanno fisicità, ma dobbiamo approcciare bene la partita. Ora queste partite vanno rivinte con squadre di difficoltà superiore, c’è una rosa, tanti giocatori che stanno capendo e cambiando tanto, il positivo di questo momento è che chi faccio giocare rende al meglio, è un aspetto su cui ho lavorato e continuerò a farlo, sono soddisfatto della predisposizione.”
Dove è arrivato il processo di crescita? “Ora mi diverto anche io a vederli e loro a giocare. Prima c’era voglia di tenere il pallone staticamente, ora di muoverla per arrivare in ampiezza e attaccare. Quando si parla di un calcio verticale non significa andare all’altra parte, ma muovere il pallone con la qualità degli interpreti e con la condizione di tanti che sta migliorando.”
Fazio-Manolas coppia meglio assortita? “Fazio non poteva giocare a 4…E’ un giocatore di spessore internazionale, ha grande qualità con la palla, deve affinare l’intesa con gli altri, è un lavoro di campo. Sono soddisfatto di tutti i centrali a disposizione, anche quando ha giocato Jesus ha fatto ottime gare, ha fatto anche il terzino destro per la Roma. Di Fazio sono contento, è in grande crescita rispetto alle amichevoli e al precampionato.”