L’ex allenatore della Roma Under 17, Fabrizio Piccareta ha rilasciato un’intervista; vincitore di uno scudetto e da poco esonerato dalla Primavera della Spal, ha parlato dei giovani talenti giallorossi:
Cosa prova un tecnico quando vede i risultati di un processo lento e complicato? “Emozione e soddisfazione. Sono felice per loro, che sono bravissime persone, e per le famiglie. Mi è piaciuta molto la dedica di Bove ai propri cari davanti alle telecamere. In pochi sanno quanto le famiglie si sacrifichino per consentire a questi ragazzi di allearsi, sobbarcandosi magari ore di macchina e di attesa a Trigoria”.
Partiamo da Cristian Volpato. È vero che l’ha scoperto lei? “È vero, ma sono stato fortunato. Grazie a un contatto australiano, Tony Basha, venni a sapere di un adolescente molto bravo. Solo che non aveva un campionato in cui dimostrarlo, in pratica giocava per conto suo in un’accademia. Mi feci mandare un video ma non fu sufficiente: chiesi di conoscerlo personalmente prima di segnalarlo a Morgan De Sanctis. Organizzammo un’amichevole con l’aiuto del Trastevere che lo ospito nella squadra Juniores: segnò 3 gol in quarto d’ora. La Roma a quel punto è stava brava a prenderlo”.
E Totti, che di talento ne sa, non se lo è lasciato sfuggire. Qual è il ruolo migliore di Volpato? “Per me è un centrocampista offensivo, non una punta. Gli piace giocare la palla puntando verso la porta, non è il tipo che aspetta il passaggio. Contro il Verona mi è piaciuto proprio questo atteggiamento: era praticamente un esordiente ma si è preso le responsabilità, anche grazie al gol che gli ha dato fiducia”.
Di Bove avevamo già parlato due anni fa… “Edoardo è un calciatore pronto, anche mentalmente. Non so se so possa fare subito il titolare della Roma, non spetta a me dirlo, ma ha le caratteristiche di un centrocampista completo. Mi ricorda Frattesi”.
Il rischio è che i ragazzi si sentano stritolati dalla pressione… “È quello che sta succedendo, immagino, a Felix. È partito fortissimo, ora fa più fatica. I giovani devono essere gestiti. In questo senso con Mourinho la Roma è in ottime mani”.
Parliamo di Zalewski… “Ha fatto una partita di grande livello. Non era facile per lui calarsi nel ruolo di quinto di centrocampo. A mio avviso Nicola a 25-26 anni diventerà un’ottima mezz’ala. Lo vedo più dentro il campo. Certo, mi consenta una battuta: se gli avessi chiesto io nell’Under 17 di rincorrere l’esterno avversario non lo avrebbe mai fatto… Per la Serie A e per Mourinho invece si mette a disposizione al cento per cento. Un ottimo segno”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida