Alla vigilia della partita di campionato contro l’Atalanta, in programma domani alle 20:45 allo stadio Olimpico, l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, risponderà alle domande dei giornalisti nella rituale conferenza pre gara:
Che partita si aspetta? “Una partita molto difficile. L’Atalanta è una grandissima squadra, molto aggressiva con grande qualità negli attaccanti. Una squadra che attacca in una maniera particolare, ma fortissima. Sarà una delle partite più difficili che abbiamo”.
In questi ultimi giorni ha pensato a cambiamenti a livello tattico? “Vediamo domani. Abbiamo già cambiato in altre partite, ma l’importante è non cambiare il nostro credo, i principi della squadra. Dopo due sconfitte è messo tutto in dubbio. Quando noi crediamo nel nostro lavoro ed abbiamo visto tante buone partite della squadra capiamo che non era tutto male ed abbiamo fatto anche bene. Per me è importante solamente questo”.
Contro il Bologna, dal punto di vista della personalità, energia, ha fatto vedere buone cose Carles Perez. Lo ritiene pronto per giocare domani? “Devo essere onesto (ride, ndr): Carles è entrato molto bene contro il Bologna. E’ un ragazzo che sta capendo come è il calcio qui. E’ veramente diverso rispetto a come si gioca in Spagna e penso che questa partita contro l’Atalanta è molto particolare e magari che non è il miglior momento per fare giocare Carles. E’ una partita di grande responsabilità, non è facile giocare dall’inizio domani”.
Parla spesso di giusta mentalità, l’altro giorno Petrachi ha detto che la squadra ha perso umiltà dopo il derby. E’ d’accordo? “So che oggi ci sono tante domande sulla conferenza del direttore. Io sono totalmente concentrato sulla partita di domani, non voglio commentare le parole del mio direttore sportivo. In questo momento non c’è nessun problema, nessuna divisione, lavoriamo per fare una bella partita domani”.
Sotto la sua guida tecnica si sta ritrovando Bruno Peres. Lei, però, ha detto che dal punto di vista difensivo deve migliorare. Non sarebbe meglio farlo giocare 15-20 metri davanti? “E’ difficile in questo momento vedere Bruno Peres più alto. Devono cambiare molte cose nella nostra squadra e penso che non abbiamo bisogno di far giocare Peres alto. Direi che in questo momento abbiamo bisogno di lui come terzino”.
E’ favorevole all’ipotesi del Var Challenge? “Io sono a favore di tutto ciò che può migliorare il calcio. Devo confessare però che non ho capito bene questa questione. Meglio forse aspettare e parlarne più avanti”.
Under e Kluivert stanno passando un momento particolare. Kluivert non ha giocato l’ultima, mentre Under sta deludendo. Che ne pensa? “Hanno fatto buone partite. E’ vero che Kluivert dopo l’infortunio non è stato come nella prima parte di stagione. Under, dopo l’infortunio di Zaniolo, ha fatto un paio di buone partite, ma dopo due sconfitte non si parla di uno o due giocatori, ma tutti. In questo momento abbiamo bisogno di esperienza nella squadra. Per i giovani è più difficile un momento come questo, vediamo se domani giocheranno o no”.
Con l’eventuale spostamento di Mancini a centrocampo, è più avanti Fazio o Cetin? Bruno Peres giocherà titolare o meno? “Questa domanda è per sapere se giocano tre giocatori (ride, ndr). Vediamo domani, ma c’è una grande possibilità che i tre possano giocare. Io ho un dubbio in una situazione, ma è una possibilità”.
La scorsa estate nella sua prima conferenza un argomento su cui lei ha battuto tanto è quello del coraggio: lei ha detto più volte di volere una squadra coraggiosa. E’ lei che non è riuscito a trasmettere questo coraggio alla squadra, o sono i giocatori che non riescono ad essere coraggiosi? “Per giocare nella mia squadra si deve avere coraggio e questa squadra lo ha avuto sempre, anche in momenti in cui abbiamo perso. Posso parlare di alcune partite in cui abbiamo perso: per esempio con la Juventus abbiamo preso 2 gol in 8 minuti e se non hai coraggio puoi prenderne 4 o 5 di gol e in tutti i momenti la squadra ha reagito bene. Anche a Torino: all’intervallo il risultato era negativo, ma poi ha giocato con coraggio. L’ultima partita è il risultato della partita col Sassuolo: la squadra ha accusato tanto la partita col Sassuolo. Io che ho giocato a calcio per me è facile capire quando succede questo”.
Affrontate la migliore squadra con la pressione individuale, sarà importante pensare velocemente. E’ una valutazione che fa nella scelta degli uomini offensivi? “Sì, è una questione veramente importante in questa partita. Non abbiamo molto tempo per pensare o decidere, dobbiamo avere la decisione veloce. E’ una squadra che fa una pressione fortissima, che recupera molte palle in questo momento e dopo con il contropiede è molto forte. Non possiamo e non è possibile avere molto tempo per decidere e pensare contro questa squadra. Abbiamo lavorato su questi momenti della partita dove sarà importante avere successo per fare una buona partita”.
Come procede il recupero di Diawara? Mkhitaryan quando ha giocato è stato importante della Roma, in quale posizione secondo lei pensa che rende meglio e dove può essere utilizzato domani? “Penso che Mkhi è un giocatore veramente importante, con esperienza e una capacità di decisione molto buona. Può giocare come ala, ma giocando dentro, come trequartista, in un sistema diverso può giocare in uno dei due davanti. Può fare anche il portiere! E’ uno dei giocatori più intelligenti che conosca. Ma penso che come trequartista o ala venendo dentro sono i ruoli che fa meglio. Diawara è una situazione che sta migliorando giorno dopo giorno. Penso che la prossima settimana può essere decisiva. Sta lavorando bene, tutti i giorni parlo con lui e con il medico e ha un’evoluzione tutti i giorni. Speriamo che la prossima settimana possa avere la possibilità di iniziare con noi per vedere nella realtà come sta. I segnali, però, sono molto positivi in questo momento”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari