Claudio Ranieri oggi risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Cagliari. Come sempre Tuttoasroma seguirà l’evento in diretta testuale:
La Roma arriva alla prossima gara con 7 punti in tre gare e un gol subito… “Io credo che bisogna rispettare sempre l’avversario ma i ragazzi stanno lavorando molto seriamente proprio per poter concorrere al posto in Champions League. Sarebbe da sciocchi prendere una partita sottogamba contro un Cagliari che è una squadra che non molla mai. Hanno diversi ottimi giocatori. Hanno in Pavoletti il loro punto di riferimento su ogni pallone alto”.
Un giudizio su El Shaarawy? “Un ragazzo coscienzioso che riesce a fare le fasi di difesa e offesa bene. Sta dando un grosso contributo alla Roma attuale da quando è arrivato qui”.
Dzeko in questa fase della carriera gioca meglio solo in attacco? “E’ un calciatore che ama partecipare al gioco, credo che quello che ha fatto vedere a San Siro sia il suo habitat naturale: venire incontro ed essere punto di riferimento per chi si inserisce. Può giocare con uno accanto, ma deve capire Dzeko e quando inserirsi”.
Pastore ha una condizione fisica e mentale per essere titolare? “Titolare non lo so, ma lo sto vedendo molto bene. Sta recuperando fortemente e lo vedo molto motivato”.
Ha ancora opinioni positive per Schick? “Penso sia un grande campione. Questo ragazzo ha tutti i requisiti per diventarlo”.
Il problema di Under è fisico o tattico? “Un po’ tutti e due perché quando giochi in quella posizione o crei problemi all’avversario o questo te li crea a te. Mi aspetto molto da lui”.
Si sente uno dei candidati per il futuro della Roma? “Mi sento l’allenatore della Roma fino alla fine del campionato. Mi hanno chiamato in un momento di necessità e io ho accettato. Qualcuno ha scritto che io mi sono proposto, non l’ho mai fatto in vita mia”.
Senza Zaniolo e Cristante quanto si perde dal punto di vista dell’equilibrio? Coric? “Quando mancano delle pedine che sono abituate a giocare ci sta qualche contrattempo ma mi auguro che chi giocherà faccia un surplus di lavoro e tutta la squadra riesca a bilanciare queste due mancanze. Coric è un gran buon giocatore. Non è facile cambiare nazione ma ha grandi qualità anche lui, si deve solo adattare al calcio italiano”.
Spalletti prima della partita contro la Roma ha espresso un concetto in controtendenza a quello che diceva lei sulla costruzione dell’azione dal basso e sembrava voler rispondere a lei. Lei cosa ne pensa? C’è un unico modo? O ce ne sono tanti? “Dipende dalla squadra che si ha, le qualità che uno ha, le caratteristiche dei giocatori ognuno può fare il calcio che vuole. Il bello è questo: ognuno è libero di fare il proprio gioco. Il calcio è semplice, sono i giocatori e gli allenatori che lo rendono difficile”.
Sulle palle inattive lei preferisce marcatura a zona o a uomo? Perotti come sta? “A me solitamente piace la marcatura a uomo, ma bisogna sempre valutare nella tua squadra quanti sono quelli che si perdono l’uomo e per questo in alcune squadra ho fatto la zona. Ma la zona va un po’ aiutata perché quando gli altri arrivano da lontano ed in terzo tempo è logico che saltano più di te, quindi bisogna fare prevenzione su questi giocatori che arrivano in corsa. Diego si sta allenando bene, ha recuperato, ma non ha i 90 minuti”.
Cragno e Barella sono due nomi accostati alla Roma, cosa ne pensa di questi due giocatori? “Tutti e due fortissimi. Io non penso al prossimo anno, penso alla partita con il Cagliari. Avranno un futuro roseo anche in nazionale”.