Sono tante le iniziative che la Roma sta portando avanti in questo periodo, come ad esempio quella dei tablet consegnati nei reparti di terapia intensiva…
“Sapendo di non poter risolvere tutti i problemi e di aiutare tutti in questo abbiamo cercato di essere operativi cercando di fare iniziative che potessero aiutare i nostri tifosi e non solo. Questa dei tablet è stata una nostra idea inizialmente ma che è stata realizzata con l’aiuto di WindTre che ci ha aiutato a permettere alle persone che si trovano in ospedale di poter parlare con i propri cari. Siamo riusciti a mettere in piedi tante iniziative che hanno avuto tanta visibilità e questo ci fa piacere non tanto per la visibilità ma per il messaggio positivo che cerchiamo di far passare, un messaggio di vicinanza ai nostri tifosi e alla gente di Roma”.
E soprattutto si cerca di portare un sorriso a tutti senza distinzione di età… “La Roma per la città è molto più di un club di calcio, fa parte della vita quotidiana di tutti. Per questo abbiamo cercato di avere delle idee che coinvolgessero chi fosse facile da sorprendere: da una parte gli anziani ai quali abbiamo offerto un servizio effettivamente utile e dall’altra i bambini cercando di fargli una sorpresa per Pasqua visto che stare a casa così tanti giorni non è facile per nessuno figuriamoci per i bambini più piccoli. Abbiamo cercato di portare a tutti un po’ di buon umore”.
L’emozione che ha visto sui volti di queste persone le ha dato ancora di più la percezione di quanto la gente sia legata a questi colori anche in momenti così drammatici? “Per noi la soddisfazione più grande è stata vedere la gioia di queste persone con la testimonianza dei ragazzi che hanno consegnato i pacchi agli anziani, come anche del nostro Amministratore Delegato che ieri ha portato le uova ai bambini, che hanno potuto vedere l’emozione negli occhi di queste persone. E per noi questa è la cosa più importante in questo momento”.
C’è anche la maglietta in edizione limitata con la scritta “ASSIEME” messa all’asta il cui ricavato andrà interamente in beneficienza aiutando anche l’ospedale Spallanzani… “Sì, questa è l’ultima idea che abbiamo lanciato questa mattina, ma in programma ce ne sono ancora tante e non ci fermeremo qui. Volevamo cercare di far capire che noi siamo vicini alle persone ma che abbiamo anche bisogno di loro, il messaggio è che dobbiamo essere uniti in questo momento. Questa maglia è un’altra iniziativa che ci permetterà di raccogliere dei fondi che poi con la Regione Lazio e la Protezione Civile capiremo come destinarli e come renderci utili”.
Ci tenevamo a fare i complimenti alla Roma perché questa maglia racchiude nello slogan tutta la sua essenza, è una trovata davvero azzeccata… “I complimenti me li prendo volentieri anche se non sono ovviamente destinati a me che non sono l’autore dell’idea. Quando mi è stata proposta dai ragazzi che lavorano con me mi è subito piaciuta perché rende benissimo l’idea. In questo momento in cui le attività calcistiche sono bloccate cerchiamo di lavorare dietro le quinte per provare a capire se ci sarà la possibilità di farsi trovare pronti, ma in questo momento l’input che ci arriva dal nostro Presidente e dal nostro Amministratore Delegato è quello di cercare di “sfruttare” in senso buono le nostre risorse per cercare di concentrare le forze della nostra Azienda sulla Fondazione e quindi sulle iniziative benefiche che possono avere un impatto sulla felicità delle persone e dei nostri tifosi”.
A proposito, avete già un’idea su come eventualmente ripartire? “Noi ovviamente su questo siamo assolutamente allineati su quelle che sono le indicazioni delle istituzioni e del Governo. Le tempistiche ovviamente non le decidiamo noi, il calcio ovviamente non è la priorità in questo momento anche se riteniamo che abbia un’importanza sociale e di svago per le persone. Stiamo lavorando insieme alle istituzioni calcistiche sul “come”: ci sono dei protocolli definiti dalla federazione dei medici sportivi italiani che sono in questo momento in validazione presso la Federazione per definire le regole del gioco per ripartire in massima sicurezza. A noi questo ci atteniamo ma non sarà facile”.
Per quanto riguarda la questione degli stipendi dei calciatori? “Questa è una questione in continua evoluzione, ci sono dialoghi tra noi e tutte le società calcistiche italiane per avere una soluzione che possa essere nell’interesse di tutti visto l’impatto che questa crisi ha su tutto e quindi anche sul mondo del calcio. Ci si sta lavorando ma non ci sono scadenze impellenti, sappiamo dove vogliamo arrivare e siamo tutti d’accordo, sia noi che i giocatori e ci stiamo lavorando per arrivarci con le modalità più corrette”.
FONTE: Tele Radio Stereo