“Il fatto di aver avuto l’ok per il nuovo stadio è la cosa che più mi rincuora. Ci siederemo a parlare con questo o con il nuovo sindaco. I tifosi avranno lo stadio, è una vittoria della Roma e dei tifosi. Credo che la forza di una squadra siano radio e tifoserie, sono lieto di dire in una radio questo fatto”.
“È importantissimo avere una stadio, lo penso da sempre e l’ho pensato ancor di più in questi mesi in cui in qualche modo mi occupo della Roma. Trovo che il successo della squadra sia anche la tifoseria, che è fatta da club e radio, che deve andare in uno stadio che sente suo. Non credo che si possa tornare come prima, ma garantisco che il mio impegno è quello di avvicinare la tifoserie alla squadra. La prima cosa che ho fatto è aver incontrato le radio. Dobbiamo anche vincere, quello è importante. In questo ho una grande fiducia in Mourinho. Bandiere della Roma? Da tempo dico che vorrei una partita ‘vecchie glorie-giovani glorie’, vorrei rivivere le vecchie glorie, ma non decido io, io propongo”.
“Sono dell’idea che si debba comunicare senza gridare, si debba comunicare ai diretti interessati. Credo che chi fa comunicazione in una squadra di calcio debba preoccuparsi della tifoseria. Se poi ci sarà bisogno parlare con un calciatore, è un altro discorso. La cosa importante è il rapporto con la tifoseria. È vero che il successo lo fanno i gol, ma abbiamo visto anche quanto una tifoseria scontenta può essere negativa. Difficile porre le domande ai protagonisti del calcio? È un problema serio che ho colto, essendo appena arrivato, e dico con sincerità: non so come risolvere, ma mi piacerà affrontare in un certo momento”.
FONTE: Radio Radio