Il calcio internazionale si aggiorna. Dove? A Londra. Il TransferRoom Summit, un incontro esclusivamente tra dirigenti calcistici, ha visto come ospite d’onore il direttore sportivo della Roma Monchi.
L’abilità più importante per un direttore sportivo è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere” ha spiegato il direttore sportivo della Roma. “Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area scouting e soprattutto saper delegare quando serve. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top”.
“Prima di tutto, non mi ritengo un negoziatore. Bisogna essere molto più freddi di me” ammette Monchi. “La mia strategia è avere sempre più opzioni: se per esempio cerco una squadra sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile”.
Di certo, conferma Monchi, tutte le parti devono essere soddisfatte. “È importantissimo. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo”.