Il ritorno al Siviglia?
“Tutto è stato molto veloce e intenso. Penso che molte delle cose che avevo in mente il giorno del mio ritorno siano state realizzate. Il club è cresciuto molto mentre ero a Roma e ora abbiamo il desiderio di continuare a crescere in futuro per mettere il Siviglia nell’avanguardia nel calcio europeo. Ho visto un Siviglia che aveva chiaro in mente dove potesse arrivare nel futuro, un club desideroso di fare cose nuove. Sono salito su questo treno per aiutare con la mia esperienza e le mie conoscenze”.
La tua professione? “Ho ancora i miei difetti e i miei pregi, alcuni li ho messi da parte. L’esperienza ti permette di analizzare le cose più freddamente. Sono maturato in questo aspetto. Quando devi gestire un aspetto così eterogeneo come uno spogliatoio, devi sapere che è necessario trasmettere molte idee e far arrivare bene un messaggio”
Il nuovo progetto al Siviglia? “I tempi del calcio di oggi sono difficili da gestire, il presente mangia tutto. La classifica settimanale copre ogni tipo di messaggio a breve o medio termine. Il progetto che inizia con il mio ritorno è quello di cementare un futuro importante, con le basi per continuare a crescere e avere successo. Una prima base è stata la stagione in corso: sono soddisfatto di ciò che è stato fatto finora, sapendo che è stato molto difficile con tutti i cambiamenti apportati in estate. Il lavoro dell’allenatore è stato fondamentale per inserire i nuovi giocatori in così poco tempo. Anche il presidente e il Consiglio sono stati fondamentali per affrontare tutta questa rivoluzione. Ora, ciò che ci aspetta è entusiasmante e siamo sulla strada giusta”.
Il metodo di lavoro?
“L’aspetto delle cessioni per crescere dev’essere chiarito. Noi cerchiamo di avere una squadra con un costo superiore rispetto a quello che il nostro bilancio ci permette. Per generare plusvalenze, c’è un lavoro dietro da fare. Giocatori con prezzi convenienti che salgono il loro valore per poterli vendere. Questo modo di lavorare non genera alcun trauma in me, perché so che è un modello di successo. Costruiremo un modello che ci lasci la possibilità di decidere in ogni momento se vendere o non vendere i giocatori”.
FONTE: Only Sevilla